Reddito Cittadinanza: da settembre scatta il lavoro pubblico
Dalla assistenza agli alunni, in entrata ed uscita da scuola, alla custodia del cimitero; dalla manutenzione del verde alla sorveglianza di parchi e giardini fino al sostegno per le manifestazioni pubbliche da parte di associazioni e enti del Terzo Settore. Il tutto fino a 16 ore a settimana.
Sono solo alcuni degli ambiti nei quali saranno impiegati i circa 400 percettori del Reddito di Cittadinanza residenti a Cassano delle Murge dal prossimo settembre.
Nei giorni scorsi, infatti, l’Ufficio del Piano di Zona – che riunisce i comuni di Acquaviva, Grumo, Toritto, Binetto, Sannicandro e Cassano – ha deliberato finalmente l’adozione dei PUC, i Progetti Utili alla Collettività che Comuni, Associazioni, Enti e parrocchie potranno sottoscrivere, convenzionandosi con l’Ambito chiamando a lavorare i percettori del Reddito di Cittadinanza.
E’ chiaro che la parte di maggior rilievo dovranno farla i Comuni che potranno così impiegare una notevole forza lavoro per gestire tutta una serie di servizi e utilità che al momento non è possibile coprire per mancanza di personale.
C’è da dire che il rapporto che si instaurerà fra percettore del Reddito ed ente non sarà di lavoro subordinato o simile ma di semplice collaborazione ed a costo zero per l’ente stesso.
Viceversa, se il percettore del Reddito dovesse rifiutare di adempiere ad una delle mansioni assegnate – senza giustificato motivo – perderebbe l’assegno mensile che è in media di 519 euro.
Secondo gli ultimi dati disponibili forniti dall’Inps i percettori cassanesi del Reddito sono 365 mentre in Italia ci sono in totale 530mila beneficiari di cui solo 70mila sono riusciti a trovare un lavoro; infine, solo il 44% dei beneficiari ha sottoscritto un PUC, situazione bloccatasi a causa dell’emergenza sanitaria.
Ora, dunque, spetta ai Comuni attivare i Progetti e far sì che i beneficiari del Reddito ricambino in termini lavorativi quel che la società ha finora dato loro.