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Rifiuti, per le strade restano i bustoni neri

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Grazie ad uno stanziamento di quasi 15mila euro da parte del Comune di Cassano delle Murge, la “Teknoservice” ha cominciato a raccogliere i rifiuti dalle “utenze Covid-19” ovvero dai domicili di cittadini e famiglie cassanesi che risultano positivi al coronavirus e che per tutto il tempo che risultano tali non devono più attuare la raccolta differenziata dei rifiuti ma conferire tutto in due bustoni di quelli neri e lasciarli fuori dall’abitazione, per due volte a settimana.

Ci sono volute, com’è noto, diverse settimane per giungere ad un accordo fra la ditta che effettua il servizio di raccolta rifiuti ed il Comune: l’Assessore all’Ambiente Carmelo Briano, infatti, riteneva che la raccolta di quelle utenze non fosse una prestazione extracontratto e dunque da retribuire a parte; cosa che invece la “Teknoservice” rivendicava, rifiutandosi di procedere alla raccolta.

Il risultato, a quel punto, è che le tante utenze Covid-19 sul territorio cassanesi si son dovuti tenere in casa i rifiuti potenzialmente contaminati fino a quando il Comune non ha ceduto ed ha stanziato le somme richieste ma comunque riservandosi ulteriori approfondimenti sulla vicenda.

Briano, fra l’altro, neppure velatamente dissente dai “controllori” dell’appalto affidato alla “Teknoservice” (ovvero il Direttore dell’esecuzione del Contratto ed il RUP dell’Aro Ba/4) che reputano tali servizi come aggiuntivi e non solo integrativi (come vorrebbe l’Assessore) e dunque da pagare a parte.

Ora, però, il problema è costituito dai tanti bustoni neri che si vedono sparsi qui e là per le strade cassanesi: sono i rifiuti Covid-19 che le diverse utenze hanno lasciato sui marciapiedi in attesa che venissero raccolti.

Questo mucchio in foto è in via Pellerano ma ce ne sono diversi in tante parti del paese: tecnicamente, diciamo, si tratta di rifiuti abbandonati e che come tali dovrebbero essere raccolti dalla “Teknoservice” ma con contenuti potenzialmente pericolosi.

Chi li raccoglierà?

La problematica è emersa anche nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale del 2020 quando una interrogazione a firma dei Consiglieri Comunali di minoranza si chiedeva a Briano ed alla Sindaca Di Medio di intervenire tempestivamente per disinnescare una possibile “bomba biologica”: con 136 positivi ancora attivi Cassano non se lo può permettere.

 

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