Politica

Gestione Covid, bocciata la mozione di “Fratelli d’Italia”

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Bocciata a maggioranza la mozione presentata dai consiglieri di Fratelli d’Italia con la quale Il Gruppo ha chiesto l’affidamento ad un Commissario “per far fronte in modo adeguato e appropriato all’emergenza Covid 19 in Puglia nell’interesse del bene della collettività in affanno e fortemente preoccupata di vincere in zona gialla in queste condizioni di inadeguatezza istituzionale, dirigenziale e di strutturazione del Servizio regionale pugliese”.

“La pandemia da COVI D 1 9 ha visto il Governo della Puglia impreparato ed inadeguato a fronteggiare la diffusione dei contagi e la mortalità da COVID a seguito d i una innumerevoli serie d i inadempienze, ritardi i e incongruenze”. Questo è il principio ispiratore della mozione illustrata nel corso della seduta del Consiglio regionale dal presidente Ignazio Zullo, 26 punti, in cui vengono contestate molte delle scelte della Regione nella gestione dell’emergenza.

Le inadempienze elencate della mozione sono diverse: la mancata osservanza della Circolare ministeriale relativa all’aggiornamento delle linee di indirizzo organizzative dei servizi ospedalieri e territoriali in corso di emergenza Covid 19 con particolare riferimento alla mancata assunzione di azioni dirette alla prevenzione.

“Di fatto – ha spiegato Zullo –  oggi i n Puglia, contrariamente a quanto previsto dalla suddetta Circolare, non è assicurata la presa in cura e la sorveglianza territoriale attiva per i pazienti in isolamento domiciliare obbligatorio affetti da Covid, i pazienti fragili, cronici, affetti da patologie invalidanti”.

Zullo ha lamentato anche la mancata effettuazione sistematica dei tamponi a favore degli operatori sani tari nelle RSA, la mancata, tardiva, incompleta costituzione delle Unità speciali di continuità assistenziale che sarebbero servite a svolgere un ruolo essenziale nella gestione domiciliare dei pazienti affetti da Covid.

Anche sul piano del trasporto pubblico, le cose, secondo la mozione di FDI, non vanno meglio.

Secondo gli esponenti di FDI prioritariamente andrebbero incrementati i posti letto in terapia intensiva.

Per l’assessore alla sanità Pierluigi Lopalco la richiesta del commissariamento della gestione sanitaria del Covid in Puglia “è bizzarra”. 

“È bizzarro per un semplice motivo – ha spiegato Lopalco – perché quello che deve essere osservato sono i risultati. Lasciamo perdere la prima fase. Lasciamo perdere la prima ondata. Nella prima ondata, nonostante tutto il lavoro che è stato messo in campo e per il quale ? lo posso dire anche con cognizione di causa ? da parte di tutti gli esperti si è addirittura parlato di “modello Puglia”.

Per entrare nel merito di tutti e ventisei i punti di questa mozione purtroppo ci vorrebbero un paio di ore. Ho qui davanti a me le risposte tecniche degli uffici, circa cinquanta pagine. 

L’assessore ha illustrato sinteticamente la relazione predisposta dagli uffici in risposta ai 26 punti della mozione e il documento sarà trasmesso in tempo reale agli uffici. 

“Attualmente, grazie alla implementazione, come posti letto attivi dedicati al Covid noi abbiamo 277 posti di terapia intensiva dedicati al Covid – ha sottolineato Lopalco -. “Come area medica totale, sono circa 2.200. In tutto, abbiamo 2.500 posti, tra area medica e terapia intensiva, quindi medica, subintensiva e intensiva, dedicati al Covid. Questo piano, questo calcolo è stato fatto sulla base di quelle che erano le proiezioni epidemiologiche, quindi sulla prevista attività di assorbimento dell’ondata pandemica. Grazie al giusto calcolo epidemiologico che è stato fatto sull’ondata pandemica, è stata prevista in maniera molto precisa, non c’è stato mai un giorno nella nostra regione, neanche durante il picco della pandemia, in cui abbiamo lasciato dei pazienti Covid a casa. Li abbiamo ricoverati tutti. Con grosso sforzo, con grosse difficoltà da parte degli operatori, che si sono dedicati, con il sudore e con il sangue, a portare avanti la loro assistenza ai malati. Anche semplicemente per rispetto nei loro confronti, noi dovremmo anche essere un po’ cauti a parlare di cattiva gestione dell’assistenza ai malati Covid”.  

 

“Abbiamo presentato una mozione per chiedere il commissariamento dell’organizzazione e della gestione Covid, ma forse avremmo dovuto presentarne una per chiedere che l’assessore regionale alla Sanità, Pierluigi Lopalco, scenda dal suo ufficio, lasci la sua scrivania, dove la Sanità pugliese è fatta solo di numeri, grafici e bollettini da elaborare e vada in giro per ospedali per toccare con mano la sofferenza dei cittadini. Perché è chiaro che solo chi pensa che la mozione sia ‘lesa maestà’ nei confronti del professore universitario può replicare alle puntuali criticità (elencate nella nostra mozione) rispondendo che strumentalizziamo il dolore o non abbiamo riconoscenza del lavoro di chi sta operando”: lo scrivono in una dichiarazione congiunta i sei consiglieri regionali di Fratelli d’Italia ((Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Antonio Gabellone, Renato Perrini, Francesco Ventola e il capogruppo Ignazio Zullo) a seguito del dibattito sulla mozione su organizzazione e gestione del Covid.

“Esiste poi da parte di Lopalco la presunzione di essere l’unica voce che è in grado di leggere e interpretare gli indicatori. Non è così! La lettura deve essere sincrona e oggettiva, perché i numeri sono numeri e quando Lopalco replica che, hanno avuto l’autorizzazione per implementare i posti letto di terapia intensiva il 2 novembre scorso, noi, di Fratelli d’Italia, non possiamo non evidenziare che siamo a gennaio e i posti letto di terapia intensiva, sia pure pianificati alla Fiera del Levante, non ci sono ancora. Questo dato ha portato la Puglia al superamento del valore soglia del tasso di occupazione di terapia intensiva, che in alcune occasioni è stato del 49%. Non solo, ricordiamo a Lopalco che non esiste solo il Covid e in Puglia stiamo privando posti letto di terapia intensiva a persone non positive al virus.

“Ancora, quando Lopalco parla di 1,8 tracciatori per 10mila abitanti, noi guardiamo il rovescio della medaglia e guardiamo i risultati. Noi, infatti, non pensiamo di dire che è venuto meno il tracciamento quando c’era il picco, ma è venuto meno all’inizio. Ad esempio all’inizio dell’anno scolastico in Puglia, quando non è stato c’è stato il potenziamento dei trasporti e questo ha determinato la diffusione dei casi nella popolazione scolastica: si viaggiava in 70-75 su un pullman della capienza di 50, a conferma che preventivamente non si è fatto nulla per arginare la seconda ondata in Puglia.

“In sintesi, se fosse vero quello che dice Lopalco, noi saremmo in zona bianca, non in zona gialla. Invece, per l’assessore tutto è stato fatto nella maniera corretta. Come se in Puglia non ci fossero i problemi che ogni giorno vengono denunciati. Forse non si rende conto, l’assessore, che quanto detto offende tutti quei pugliesi che lamentano disagi, disservizi ogni volta che hanno a che fare con la Sanità pugliese.

“La differenza fra l’assessore e noi, del centrodestra, è che noi vorremmo vivere una Regione dove ci si ammala e muore di meno. E nonostante i suoi ‘numeri’ e le sue performance in aula il dato della mortalità è un altro: se ipoteticamente togliessimo la Lombardia dall’Italia, sarebbe in linea con la media nazionale che è influenzata dai morti nelle regioni settentrionali. Questa non è una strumentalizzazione, è un dato.

Infine, se davvero Lopalco si aspettava non una mozione di sfiducia, ma di plauso, facciamola fare a medici, operatori sanitari e ammalati con un questionario (anonimo) di gradimento. E vediamo se merita un plauso o una sonora bocciatura. Una cosa è certa e gliela riconosciamo anche noi. La sanità pugliese ha sicuramente un primato: le comparsate in tv dell’assessore e del suo presidente Michele Emiliano”.

 

 

 

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