La voce del paese

Quei bisogni che interrogano la nostra coscienza

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16 gennaio 2021 sono  sul divano al caldo dell’abbraccio dei miei gemellini e fuori nevica. La temperatura è vicina alla zero ma quella percepita è glaciale. Ricevo il primo di una lunga serie di messaggi su uno dei gruppi di solidarietà a cui sono scritto e mi si gela il cuore. Un ragazzo che vive, se così possiamo dire,  in una cantina, se così si può chiamare, direi più stalla che sottano nel nostro centro storico ha bisogno di una stufa e di qualsiasi indumento o piumone per cercare di ripararsi dal freddo. Sta congelando.

Ci mettiamo subito alla ricerca sperando di riuscire a trovare nel minor tempo possibile quanto richiesto e riusciremo a trovare una stufa, un piumone e qualche coperta. 

Sono passate 2 ore e non faccio altro che pensare a questa criticità. Sinceramente con il  movimento dei residenti del centro storico stiamo cercando di poter trovare una soluzione al problema degli affitti impossibili a cittadini extracomunitari siano essi di passaggio o residenti ma avevo visto sempre con altri occhi questa situazione. Siamo sempre stati miopi perché cercavamo di trovare una risposta ed una soluzione all’abbandono dei rifiuti senza entrare nel merito ed andare alla base della criticità. Certo anche questa è una situazione ai limiti e possiamo aprire una discussione infinita in quanto anche tantissimi cassanesi continuano a non differenziare.

I diritti dovrebbero essere uguali per tutti.

Ci sono invece situazioni di estrema precarietà come intere famiglie con figli piccolini che abitano in un monolocale ed hanno un solo letto a disposizione, senza riscaldamento ed acqua, ed ancora… ragazzi che condividono una singola abitazione sempre ai limiti della vivibilità pagando però rette che vanno dai 150/200 euro a stanza…ed ancora delle vere stalle senza acqua ne gas affittate agli “invisibili” perché magari fuggiti da una guerra e senza passaporto ne documenti alcuni.

Stiamo creando un mostro e non ce ne stiamo accorgendo, stiamo formando un ghetto nella nostra Cassano e purtroppo siamo tutti consapevoli.

Non possiamo continuare a far finta di niente, dobbiamo e abbiamo il dovere di aiutarli.

Nel 2021 nessuno deve vivere in queste situazioni ai limiti della decenza. È impossibile che in tutta Cassano non ci siano altre opzioni a queste situazioni abitative?

Crediamo sia necessario un nuovo incontro con l’amministrazione, l’assistente sociale, le associazioni impegnate nel sociale e forse anche le agenzie immobiliari.

 

 

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