Politica

Cittadinanza a Patrick Zaki: la richiesta al Comune di Cassano

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Concedere a Patrick Zaki la Cittadinanza onoraria cassanese per dare un forte segnale alle Autorità affinchè liberino lo studente egiziano da una ingiusta detenzione.

Arriva all’attenzione della Sindaca Maria Pia Di Medio e dei Consiglieri Comunali cassanesi la richiesta di Beatrice Pantaleo per “Mobilitiamoci per la liberazione di Patrick George Zaky!” di concedere la cittadinanza quale segno di libertà di pensiero e di espressione.

“Vi rivolgo un sincero appello – scrive la Pantaleo – alla mobilitazione per la scarcerazione di Patrick Zaki, giovane ricercatore egiziano arrivato a Bologna diversi anni fa ed ora in carcere, in Egitto, ove era tornato per una breve vacanza, dal 26 febbraio 2020, invitandoVi a concedergli la cittadinanza onoraria, come già avvenuto nei Comuni di Bari, Lecce, Molfetta e decine di altri comuni pugliesi e d’Italia. 

(…) l’arresto di Patrick è stato eseguito per mano del presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi perché il giovane ricercatore avrebbe condiviso commenti volti ad esprimere il proprio dissenso rispetto alla linea autoritaria del governo.

La ragione che spinge a chiedere l’impegno dei Comuni pugliesi non ancora segnatari della mozione è quella di far conoscere a fondo questo sequestro al maggior numero di cittadini, mantenendo un faro acceso sulla vicenda affinché possa rimanere alta l’attenzione da parte del Governo italiano per una sua imminente liberazione.La mozione è stata già approvata in centinaia di Comuni italiani ed intende rappresentare il filo conduttore da Nord a Sud per la richiesta di liberazione di Patrick Zaki.

Si tratta di una battaglia per la libertà di pensiero e per la democrazia, al di là delle fazioni e delle bandiere, che non deve cedere alla prepotenza di regimi autoritari con cui il Governo italiano continua a trattare per la vendita di armi e navi per milioni di euro ogni anno.Per questo, impugnare ed approvare la mozione diventa importante e urgente: bisogna agire prima possibile, l’azione del Governo può essere decisiva ma siamo noi cittadini Italiani a doverglielo chiedere e ricordare.

Con l’augurio che questo appello possa vedere tutte le forze politiche comunali unite per una causa che non deve essere oggetto di propaganda politica, ma una rivendicazione di libertà contro ogni forma di dittatura”, conclude la promotrice dell’appello per lo studente che proprie ieri è stato condannato a subire altri 45 giorni di detenzione, senza alcun modo di presentare le sue controdeduzioni dinanzi ad una Corte di giustizia.

Di seguito la Mozione portata all’attenzione dell’Amministrazione e del Consiglio Comunale. 

 

 

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