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Il Centro per i disturbi alimentari si farà ad Altamura!

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Non si farà a Cassano, presso l’ex Centro Medico della Fondazione “S. Maugeri”, ma sorgerà ad Altamura il primo dei sei centri specializzati in disturbi alimentari previsti in Puglia dal Sistema Sanitario Regionale.

Lo si rileva da una dichiarazione di Vincenzo Gesualdo, Presidente dell’Ordine Psicologi Regione Puglia che dopo un lungo confronto con la Asl Bari ha annunciato la decisione del Direttore Generale della Azienda Sanitaria, Vito Montanaro.

“Psicologi e psichiatri lavoreranno in team con i medici di medicina generale e pediatri per sostenere questa fascia di popolazione che al momento non trova una risposta sufficiente a garantire un livello adeguato di sostegno nei centri esistenti. I costi di mobilità passiva sono altissimi e l’assistenza completamente assente”, spiega la nota di Gesualdo che aggiunge: “Il covid ha fatto aumentare in maniera esponenziale gli episodi di disagio di vario tipo nei soggetti più fragili: dall’autolesionismo, a vecchie e nuove dipendenze quali possono essere quelle da social, problematiche patologiche relazionali. I disturbi alimentari rientrano tra le patologie inizialmente più subdole poiché rientrano in un quadro clinico più complesso che richiede un approccio multidisciplinare, non saltano subito all’occhio e di conseguenza si ha più difficoltà nell’intervenire tempestivamente. E’ importante essere al fianco di chi non fa il primo passo, sapere che ci sono strutture assolutamente in grado di aiutare in maniera efficace e discreta”.

Il Centro, dunque, con una gestione mista tra pubblico e privato, sarà specializzato nella cura di disturbi alimentari, non solo bulimia e anoressia e sorgerà ad Altamura, probabilmente nel vecchio ospedale di via Regina Margherita.

Un altro scippo, l’ennesimo a cui Cassano guarda con totale impotenza: quando, durante la campagna elettorale per le amministrative 2017, era già un fatto accertato lo spostamento della ex Fondazione dalla collina del “Circito” a Bari, nei pressi di Santa Fara, diverse forze politiche che ambivano a vincere le elezioni proponevano utilizzi alternativi a quella struttura e fra questi proprio un Centro per i disturbi alimentari (e non solo), previsto dal Piano Sanitario Regionale e mai avviato.

Una idea che sembrava essere vincente e fattibile, su cui fino al febbraio scorso c’è stato un confronto, evidentemente finito nel nulla.

Ora la scelta della Asl di snobbare ancora una volta Cassano, il suo territorio e le sue enormi potenzialità in termini di infrastrutturazione sanitaria.

Che ci vede per l’ennesima volta perdenti!

 

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