“Cassano città antifascista”. E anche anticomunista
Passa all’unanimità dei presenti in Consiglio Comunale l’Ordine del Giorno proposto dalla Presidente Antonella Gatti per dichiarare “Cassano delle Murge città antifascista” nonché “anticomunista, antinazista e contro tutti i totalitarismi” come recita l’emendamento integrativo proposto e accettato dal vice-sindaco Angelo Giustino.
Una decisione discutibile, a nostro parere e che non mancherà di suscitare polemiche e fraintendimenti, così come qualche anno fa accadde nel Parlamento Europeo dove tutti gli “-ismi” che attraversarono il ‘900 e che ancora oggi esprimono sacche di fanatismo, furono equiparati e posti sullo stesso piano dato che tutte le morti sono uguali. Solo che lì sedevano, ad esempio, le “repubbliche baltiche” e gli Stati dell’ex blocco sovietico che hanno vissuto sulla propria pelle i crimini dello stalinismo prima e del comunismo sovietico poi.
A Cassano non risultano esserci stati morti a causa del comunismo (e quello degli istriano-dalmati è storia a parte) ma, al contrario, moltissime vittime del fascismo e del nazismo.
Il Consiglio Comunale, però, la vede evidentemente in modo diverso e senza voti contrari, seppure con ben sei Consiglieri assenti, sia in maggioranza che in opposizione, ha approvato l’Ordine del Giorno sull’onda dei disordini di Roma dello scorso sabato.
“Lo dice la Costituzione Italiana che la nostra Nazione dunque anche Cassano è antifascista – ha spiegato la Gatti – ma è bene ribadirlo con forza e convinzione”.
“Siamo antifascisti dalla fondazione del partito Fratelli d’Italia – ha sottolineato Giustino – dunque non abbiamo bisogno di ribadirlo: siamo antifascisti ma anche anticomunisti, antinazisti e contro qualunque rigurgito di violenza e totalitarismo. I fatti di Roma, però, al netto della solidarietà verso la Cgil, le forze dell’ordine e coloro che manifestavano pacificamente vanno letti in una “strategia” di cui quei delinquenti sono parte”.
In linea con la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni che poche ore prima aveva parlato alla Camera dei Deputati di “strategia della tensione” con una regia affatto occulta da parte del Ministero dell’Interno volto a utilizzare le frange dell’estrema destra in funzione di “utili idioti” a favore della sinistra, sia Angelo Giustino che Teodoro Santorsola hanno messo in luce quanto accaduto la settimana scorsa nella capitale e in tante altre città, fatti che hanno offuscato la “pacifica protesta” di decine di migliaia di persone contro l’introduzione del green-pass e a favore di uno Stato serio ed autorevole.
“Quest’atto non mi piace”, ha detto il capogruppo di “Prima Vera Cassano”, da sempre militante della destra, Santorsola: “è retorico, si presta a strumentalizzazioni e non ha nessuna efficacia pratica. Sia ben inteso: io condanno senza alibi quei delinquenti che hanno assaltato la sede nazionale della Cgil, cui va la mia vicinanza, ma – appunto – la destra nella quale io mi identifico è altro dal fascismo, storia di 80 anni fa che non ha più a che fare con la storia odierna. Quei delinquenti sono stati utili ad una parte politica a pochi giorni dalle Elezioni Amministrative che poi hanno avuto un’altra storia”.
In pratica Santorsola proponeva di ritirare l’Ordine del Giorno per approfondirlo per arricchirlo con modalità che consentissero all’Amministrazione cassanese, ad esempio, di impedire a forze di estrema destra o comunque di gruppi che fanno della violenza e sopraffazione la propria carta di identità di utilizzare spazi pubblici per le proprie manifestazioni e per la propaganda, cosa che oggi non avviene.
La proposta, però, non è passata e dunque l’Ordine della Gatti è stato emendato con la proposta di Giustino che, fra l’altro, propone l’adesione alla Giornata Europea contro le vittime del totalitarismo (23 agosto) anche coinvolgendo le scuole del territorio per una reale pacificazione.
D’accordo sul punto anche la Sindaca Di Medio che ricorda le aspre critiche rivoltegli da alcuni quando nel 2008 propose e attuò l’unificazione delle ricorrenze del Giorno della Memoria per le vittime della shoah (27 gennaio) e il Giorno del Ricordo per le vittime delle foibe (10 febbraio) “perché le vittime e i morti sono tutti uguali!”.