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Da caserma a Parco Urbano nel nome di “Mario Rossani”

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La “Mario Rossani” è nel cuore della città di Bari, cerniera tra la stazione ferroviaria, l’Università degli Studi, le eleganti vie dei negozi e l’antico quartiere di “Carrassi”.

Un enorme complesso di 80 mila metri quadri costituito da grandi edifici: la palazzina del ‘Comando’, la ‘Casermetta’, i depositi militari e il campo da calcio su 80 mila metri quadri dove si allenava e giocava la “Polisportiva Rossani”.

La caserma costruita nel 1908, fu intitolata al Maggiore Mario Rossani (1890-1918), medaglia d’oro al Valor Militare, nato a Cassano delle Murge, morto in battaglia, sul  Monte “Corno”, a Vallarsa (Trentino) il 26 giugno 1918.

La caserma disponeva di una piazza d’armi tra le più grandi d’Italia dove si disputarono le prime partite di calcio della squadra del Bari.

Dismessa nel 1991, dal 2008 è diventata proprietà del Comune di Bari con la permuta allo Stato italiano del Palazzo della Prefettura e della Chiesa russa.

L’ ex Caserma Rossani appare oggi come un parco sostenibile, progettato dall’ architetto Massimiliano Fuksas, con il giardino centrale intitolato allo scrittore siciliano ‘Leonardo Sciascia’; un’agorà di culture e di saperi che, dopo il restauro dell’ex palazzina del Comando e della Casermetta ospiterà la più grande biblioteca pubblica del Meridione, nelle cui 40 sale sarà custodito il patrimonio bibliotecario del Sud e in altri edifici ancora da restaurare sarà collocata la nuova sede dell’Accademia delle Belle Arti.

Ad occuparsi della piantumazione di alberi, cespuglie e piante proprio una ditta cassanese, i “Vivaio Pichichero”, vanto e onore della floricoltura pugliese. 

“Questa mattina a Bari ero presente con il Presidente della Fondazione “Albenzio-Patrino” di Cassano, Francesco Giustino che si occupa delle manifestazioni, onorificenze e manutenzione della tomba in memoria del nostro illustre concittadino”, ha scritto in una nota la Sindaca di Cassano delle Murge Maria Pia Di Medio.

E’ stato emozionante – aggiunge la Sindaca – perchè, in questo momento storico, rendere fruibile per scopi pacifici (passeggiate, sport, incontri) un’area prima destinata alle attività militari (raduni, marce, addestramenti) ha un significato molto forte.

C’era anche una rappresentanza di ragazze ucraine che offrivano dolci tipici.

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Voglio pensare che il nostro concittadino Mario Rossani, il militare più decorato delle Prima Guerra Mondiale, sarebbe stato contento di questo messaggio di Pace. Un sentito grazie al Sindaco Antonio Decaro, al Presidente Emiliano che si sono adoperati per la realizzazione di quest’opera, ma soprattutto ai cittadini baresi che la hanno fortemente voluta”.

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Ora forse, ci permettiamo suggerire, occorrerebbe che una “presenza” simbolica di Mario Rossani campeggiasse in quel polmone verde: magari una copia del busto che oggi vediamo nella omonima piazza a Cassano, a imperitura testimonianza di un passato glorioso e di un sacrificio sempre vivo.

 

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