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Rifiuti abbandonati, Sindaci: basta col proprio orticello

rifiuti al quadrifoglio

Gentilissimi Sindaci, non si può svolgere la propria funzione istituzionale badando solo alla cura del proprio orticello.

L’orticello è naturalmente la comunità urbana di cui avete cura ed che in molti casi riuscite a mantenere decorosa. Le comunità fanno parte di una rete che le raggruppa e le mette in contatto.

La rete è quella viaria provinciale di cui dovreste avere altrettanta cura, e sapete perché?

Perché non è bello nè accogliente entrare nell’orto della vostra comunità lasciandosi alle spalle il degrado dei rifiuti abbandonati dagli odiatori dell’ambiente.

Cercate di superare questa mentalità dell’orticello di casa.

E se pensate di non avere abbastanza risorse per occuparvene, rivolgetevi ai cittadini di buona volontà.

Ce ne sono tanti disposti a darvi una mano, ma dovete parlare, chiedere espressamente e operativamente aiuto a questi cittadini, ascoltare i loro suggerimenti su come correre ai ripari.

Così come ce ne sono altrettanti, di cittadini, che arroccati nelle loro dimore lussuose, sul punto più alto dell’Acropoli, si illudono che non occorra uno sfondo ambientale sano e decoroso per far risaltare la bellezza del luogo di cui vanno fieri.

E per fortuna anche la logica del mercato li punisce: una cattedrale nel deserto vale quanto una stamberga.

Ma rispondere alla denuncia indignata dei cittadini sensibili con il silenzio o peggio ancora con una sprezzante indifferenza vi rende complici del degrado che sta divorando il nostro ambiente.

Battete un colpo se siete ancora nel regno dei vivi.

Non siate anime morte che si beano narcisisticamente del proprio alto ruolo.

I cittadini vogliono risposte, e in tema di tutela ambientale ne vogliono tante, tantissime.

Per quanto riguarda Cassano Murge, che è poi il mio Paese, l’abitudine degli amministratori di badare solo al proprio orticello comunitario è inveterata come altrove.

Il Paese è pulito ma appena fuori dell’ultimo cerchio concentrico urbano lo scempio dei rifiuti abbandonati è drammatico.

Fatevi un giro su via Santeramo, su via Mellitto, sul dedalo di strade dell’area industriale, su via Sannicandro, su via Acquaviva, lungo l’ammalorata tangenziale, sul costone di Bruno.

È vergognosa l’incuria dell’ambiente urbano ed il fenomeno delle discariche illegali.

Nelle campagne, un po’ dappertutto e in funzione dell’assenza di controlli periodici, si può parlare di terra di nessuno.

Ci sono rifiuti speciali e ingombranti in quantità industriale.

La loro rimozione richiederà uno sforzo di mezzi e denaro pubblico di cui non potremo mai disporre.

Certo ci sono state tante iniziative in difesa dell’ambiente organizzate da associazioni quali Legambiente, Leo Club, MurgiaEnjoy, ecc.: e i beneficiari delle loro iniziative non sono stati solo i cittadini residenti ma tutti quei visitatori che amano la bellezza naturalistica della nostra murgia e che provengono dalle comunità limitrofe e dal capoluogo di provincia; i soci di MurgiaEnjoy in particolare hanno documentato in modo puntuale il faticoso lavoro di questi anni; faticoso perché quando le istituzioni latitano la strada verso il bene comune si fa arduamente in salita.

Peraltro, l’ultima manifestazione di MurgiaEnjoy risale al 2 ottobre scorso, e che purtroppo per motivi che non sono mai stati spiegati agli organizzatori è stata disertata dai consiglieri comunali.

Augurimao a questi straordinari cittadini che ci siano occasioni in un prossimo futuro per incontrarsi, conoscersi e rinnovare insieme il nostro impegno in difesa del nostro ambiente naturale ed urbano.

Su questo sfondo, però, di rifiuti abbandonati in ogni dove, i piccoli operatori turistici come me debbono combattere una guerra impari, vivendo nel terrore che l’ospite internazionale gli dica quanto faccia schifo il nostro rapporto con l’ambiente urbano e naturale…

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