Politica

NASCE IL PDL CASSANESE: LA CRONACA, GLI INTERVENTI, I COMMENTI

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Ci avete mai fatto caso: gli anziani sono sempre i primi
ad arrivare. Ad un compleanno, ad una convention, ad una nascita. Anche al
cinema “Vittoria”, ieri sera, i primi ad arrivare sono stati gli anziani.
Poltrone centrali a tanta (non tantissima…) attesa.

 

Gli altri stanno fuori, ad aspettare. Cosa? Beh, che gli
altri facciano la prima mossa. Da una parte il gruppo che accompagna i
militanti di An e Azione Giovani; poi gli attivisti dei Circoli; sparsi qua e
là vecchi militanti e nuovi giaguari. Tra poco saranno un popolo ma le
differenze e le diffidenze che per anni li hanno divisi, non possono scomparire
in una serata.

 

I repubblicani entrano in ordine sparso. La Di Medio in
sala scherza con alcune amiche. Poi arriva Piero Guglielmo, preoccupato per la
scarsa luce. “Devo leggere, non per altro” dice e va alla ricerca di un paio di
occhiali.

 

Intanto sullo schermo vanno le immagini che lo stesso
Guglielmo e Ignazio Zullo hanno scattato a Roma: facce note, già viste in tv ma
anche politici cui non si sa dare un nome, mentre la musica va. Niente Silvio,
solo il classico “Inno alla gioia” in più versioni.

 

Intanto la gente affluisce e le due hostess (“non chiamateci veline” dicono Stefania
Paciolla e Annalina Sassone) predispongono gli ultimi particolari.

 

Nessun posto è riservato ma le prime due file vengono
spontaneamente occupate dai “candidabili” ovvero i rappresentanti dei partiti e
dei movimenti che interverranno a parlare e altri come Carmelo Briano ed Enza
Giampietro che hanno dato la propria disponibilità a candidarsi al Consiglio
Comunale per il prossimo giugno. Nulla di ufficiale, però…

 

Tutt’attorno bandiere d’Italia e del PdL.  Altra gente affluisce e arriva anche il
gruppo di Azione Giovani. La Presidente Pierpaola Sapienza non prende posto tra
i “big” ma resta fra i suoi ragazzi. Nervosa. Si siede, si alza, si risiede.
Telefona.

 

Qualcuno ha in mano una copia, stampata da CassanoWeb, del
Comunicato del Presidente di AN, Carmelo De Candia: “AN non entra nel PdL:
quello che scrive questo sito è tutto falso”. Lo legge, poi guarda la Sapienza,
guarda “Renzino” e si chiede: “ma allora? Questi che ci fanno qui?”

 

Chissà che penserebbe se leggesse, qui e adesso,
l’intervista di Santorsola che dice “Il vero PdL? Siamo noi”.

 

Arriva Ignazio Zullo, il cinema è stracolmo e finalmente
si può iniziare anche se si fatica non poco per far mettere in piedi le persone
ad ascoltare l’Inno di Mameli. Le note partono e sembra uno stadio ma quando si
comincia a cantare l’emozione è vera.

 

L’applauso e poi tutti seduti. Via agli interventi,
scanditi da Stefania Paciolla che stavolta non va in giro col microfono ma sono
gli altri ad andare a prenderselo da lei.

 

Inizia Guglielmo, molto emozionato: quanti anni saranno
che non parla ad una platea così vasta? 
Poi mano a mano gli altri: dalla Di Medio a Ruggiero, da Giulia Masiello
a Tony Campanale. Nessuna spilla, nessun gagliardetto, nessuna bandiera. Sembra
un popolo, senza distinzioni.

 

Poi arriva il turno di “Renzino Campanale”, l’intervento
più atteso, forse; comunque il più applaudito assieme a quello di Zullo. Parla
tranquillo e teso, sa di avere dinanzi persone che lo stimano come persona ma
anche come avversario. Almeno fin’ora.

 

 

 

La coordinatrice della serata sta per passare la parola
all’intervento conclusivo, quello del consigliere regionale ma qualcuno gli fa
cenno che manca all’appello degli interventi la Presidente di Azione Giovani.

 

Ma… No, non è un errore di scaletta: pare che la Sapienza
abbia rinunciato. In prima fila più d’uno si chiede il perché. 

 

Nessuno nel pubblico si accorge dell’imprevisto e per
fortuna c’è una ragazza fra gli intervenuti che fa un intervento: obiettivo
Franceschini, il leader del PD che viene preso a male parole! E per fortuna che
Ruggiero pochi momenti prima aveva parlato di rispetto e dignità per tutte le
persone.

 

Minuti preziosi, però, che consentono il recupero della
Sapienza, sostenuta dal cordiale sostegno dei suoi. Va, parla, incita a
crederci ma si capisce che non è il discorso che avrebbe voluto fare, le cose
(almeno non tutte) che avrebbe voluto dire. Che cosa è successo? Qualche
telefonata di troppo?

 

Lo spazio di un dubbio e arriva Ignazio Zullo a concludere
il tutto con un discorso di sei pagine che spazia dal nazionale al locale,
senza risparmiare fendenti e sciabolate. 
Stavolta, però, non si fanno nomi: né dei nemici né degli avversari.

 

Il battesimo è finito. Ma la festa è appena iniziata. 

 

 


GLI INTERVENTI DEI PARTITI

 

I COMMENTI DEI PROTAGONISTI

 

 IL COMMENTO DI CASSANOWEB

 

I COMUNICATI DI ALLEANZA NAZIONALE – CIRCOLO DI CASSANO MURGE:

 

Primo

 

Secondo

 

 

 

 

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