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SECONDA TORNATA DI COMIZI. “VIVI CASSANO”: ARGANESE, TASSIELLI E MIMMA BUSTO

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Lo ribadisco ancora una volta: non c’è alcun accordo tra questa lista e quella della Di Medio – esordisce Rico Arganese, candidato sindaco per la lista “ViviCassano” – e comincio a pensare che magari l’accordo voglia farlo qualcun altro…”.

Ho chiesto conto ai candidati sindaci delle altre liste – ha proseguito – come intendono realizzare i loro programmi: Santorsola non ha affatto risposto e non ha neanche spiegato che fine faranno tutti quei punti del programma elettorale 2004, mai realizzati; la Di Medio ha detto “con la buona volontà e la pace sociale”…sì, ma i soldi da dove li prende? La risposta non mi ha soddisfatto".

Arganese appare attaccante rispetto al primo comizio: “Ci parlano di 1 milione di euro di contenzioso…ma nella cifra sono compresi anche i soldi spesi in avvocati per difendersi dai ricorsi contro il Piano Regolatore di un ingegnere che stava prima all’opposizione e ora è in maggioranza? E come sono distribuiti gli incarichi legali? Secondo quali criteri? Chi decide quale avvocato deve difendere il Comune?

Secondo il candidato di “ViViCassano”, l’economia cassanese è un fallimento, grazie all’azione di questa amministrazione e lo dicono anche i giornali. Quanto alle candidature a sindaco: “mi chiedono come sono stato scelto…ebbene mi è stata chiesta prima una disponibilità di massima, ho chiesto un mandato esplorativo, durato diverse settimane, durante le quali ho incontrato tutte le forze politiche del centro sinistra e tantissima gente e categorie, ascoltando i loro pareri; ai partiti ho sempre messo a disposizione il mio mandato, dicendo che se vi fossero stati altri nomi, mi sarei confrontato; alla fine, tutti assieme, abbiamo deciso. Cose ben diverse rispetto al ticket Gentile-Santorsola, una staffetta decisa cinque anni fa e comunicata ai cittadini il giorno prima della scadenza dei termini dunque non una scelta fatta dalle forze politiche; per quanto riguarda la Di Medio è evidente che coloro i quali prima vedeva separate le loro forze dichiarandosi “incompatibili”, oggi sono alleati, un’alleanza fatta da gruppi di potere, di interesse, una sommatoria di voti solo matematica”.

Al termine, prima di aver ricordato a Missoni che “non sono un consulente, sono un commercialista…se lo ricordi!”, Arganese ha passato la parola a Marco Tasselli, candidato consigliere che con grande verve ha spiegato come cinque anni fa “turandoci il naso” abbiamo acconsentito affinché vi fossero altri cinque anni per chiudere l’emergenza che a questo punto sembra infinita, visto che la lista di Santorsola chiede altri cinque anni di governo perché l’emergenza non sarebbe finita! “Ma non illudetevi, candidati nuovi e vecchi, soprattutto giovani di quella lista: vi utilizzeranno per portare voti, poi sarete buttati via perché le vostre intelligenze non servono: voi, per loro, non valete niente se non in campagna elettorale.”

Sul palco, quindi, è salita l’ex assessore Mimma Busto che ha introtto Elena Gentile, Assessore alle Politiche Sociali della Regione Puglia: “potevamo portare carte e documenti – ha detto la Busto – relativamente all’inefficenza dell’assessore Vito Lionetti ed alla sua immobilità nell’affrontare le questioni sociali del nostro paese, ma abbiamo preferito portare direttamente la fonte, l’assessore Gentile”.

 

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