RICETTAZIONE, CASSANESI DENUNCIATI A PORDENONE
Telefonini di ultima generazione, rimessi in circolazione sulle bancarelle dopo un colpo messo a segno ai danni della Sme di Cusano di Zoppola (Pordenone), nella notte tra il 29 e il 30 giugno 2009. Adesso però i carabinieri della stazione di Fiume Veneto hanno denunciato a piede libero per ricettazione, 23 persone: diciassette stranieri e sei italiani di Sammichele e Cassano delle Murge
Rischiano pene fino a sei anni di reclusione.
Ben 32 i decreti di perquisizione sono stati emessi dalla Procura di Pordenone dopo quasi un anno di attività investigativa. Dai riscontri ottenuti, le forze dell’ordine sono risaliti a 17 stranieri, per lo più egiziani e albanesi, e sei italiani: avevano acquistato telefoni cellulari risultati rubati alla Sme di Cusano. Dalle perquisizioni e dai successivi accertamenti è emerso che la maggior parte aveva acquistato i prodotti sulle bancarelle o da rivenditori improvvisati, al mercato di San Donato che si tiene nei fine settimana alla metropolitana. Proprio qui è infatti possibile acquistare merce a bassissimo prezzo, ma dalla dubbia provenienza e priva di garanzia.
L’altro filone d’inchiesta ha invece interessato una trattoria, nella quale erano state rubate soprattutto ricariche telefoniche. I militari sono risaliti, grazie ai tabulati telefonici, ai 9 italiani che le hanno utilizzate. Si tratta di quattro operai di Pordenone, tra i 21 e i 26 anni, tra cui una donna; gli altri cinque sono operai e artigiani di Sammichele e Cassano delle Murge. Sono stati tutti denunciati per l’ipotesi di ricettazione.