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ZULLO: L’ARANCIONE È NEL MIO DESTINO POLITICO

Ignazio_Zullo

Sulla polemica innescata dalla sezione cassanese del movimento politico “Io Sud”, riceviamo e pubblichiamo una nota del Presidente del Consiglio Comunale e Consigliere Regionale, Ignazio Zullo.

 

Sono grato a “Io Sud” per aver riportato alla mia memoria un colore, l’arancione, che ha segnato il mio destino politico poiché, insieme al verde simbolo della speranza, era rappresentato  nel contrassegno della Lista Zullo come simbolo del coraggio e successivamente nel contrassegno della Puglia Prima di Tutto come simbolo evocativo della rivoluzione pacifica adottata da Juscenko in Ucraina.

Ho coltivato la speranza ed ho avuto, insieme a tanti amici, il coraggio di contrappormi ad un fare politica fondato sulla mistificazione e sulla settarizzazione tra chi riteneva di avere la patente di “forte, onesto e gentile” e noi altri, comuni mortali additati nella negatività.

Il coraggio dell’arancione ha premiato e ha dato a Cassano la libertà, non solo alla piazza incatenata ma anche quella di espressione più volte limitata nel recente passato con minacce di querele.

Non penso che la Pro-Loco, in qualsiasi Comune, debba avere Santi in Paradiso per operare  né, tampoco, la benevolenza di un Presidente del Consiglio che non ha compiti gestionali. Le lagnanze di IO SUD sono la prova invece del boicottaggio della Pro Loco avversata nel recente passato per l’unica colpa di avere un Presidente che si è ritrovato un cognato (il sottoscritto) non gradito ai potenti di turno.

Alla Pro Loco va il merito di avere avuto il coraggio di affrontare perfino i gendarmi sul sagrato del Convento in una notte di poesie figuriamoci se non avrà oggi il coraggio di dimostrare la positività, la liceità e la legittimità del proprio operato.

Se l’arancione è simbolo del coraggio, lo deve essere per tutti, anche per Io Sud. Tiri fuori il coraggio e dica che la “bandiera arancione” è stata istituita dal 1998 ed è singolare che dal 1999 al 2009 non abbia mai occupato i pensieri di alcuno a Cassano.

Oggi li occupa ed è uno stimolo che gli attuali amministratori a mio giudizio devono prendere in considerazione perché abbiamo vinto la campagna elettorale con un motto: “ faremo quello che non han fatto loro e non faremo quello che han fatto loro”.

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