Economia

COMMERCIO IN CRISI: PARLA PALUMBO DELL’ASSOPEC

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Prosegue la nostra inchiesta sulla crisi del commercio cassanese. Dopo aver ascoltato le opinioni di un campione di commercianti e dell’assessore Ruggiero, abbiamo incontrato Pasquale Palumbo, presidente dell’Associazione ASSOPEC.

Come giudica quanto detto in merito alla crisi del commercio locale negli ultimi giorni?

Devo dire che molte verità sono emerse da entrambe le parti. Tengo a precisare che quello dei commercianti non deve essere interpretato come un grido di dolore, ma come un grido di allarme. L’allarme riguarda senza dubbio il nostro paese, che lentamente sta morendo. A giudicare la situazione in maniera distaccata, devo dire che il paese è deserto, non c’è movimento, quindi mancano i potenziali clienti, le piccole attività non possono usufruire del cosiddetto passeggio dei clienti, che non possono quindi nemmeno apprezzare la merce esposta. Non capisco il motivo di questa assenza, credo che almeno un po’ di gente in giro ci dovrebbe essere.

Crede che i centri commerciali giochino un ruolo primario a scapito delle piccole attività?

Credo che i centri commerciali abbiano un ruolo fondamentale, ma forse non primario. Le nostre attività sono competitive, offrono prodotti di moda ed all’avanguardia. Devo sottolineare, a riguardo, un aspetto fondamentale: i cosi detti negozi di paese da sempre sono una garanzia per il consumatore. La loro attività non si limita alla semplice vendita, ma rappresenta un valore aggiunto per i clienti perché si tende a creare un rapporto di fiducia tra venditore ed acquirente, con conseguenze sulla definizione dei prezzi, sulla facilità di cambi merce o di sostituzione,ed a volte, perché no, anche di credito nel pagamento.

 

Molti dei commercianti interpellati hanno giudicato nulla l’azione dell’amministrazione. Lei come giudica l’operato del Palazzo?

Io penso che l’attività dell’amministrazione sia stata positiva. Per la prima volta negli ultimi anni siamo stati presi in considerazione. Ne è testimonianza la concessione della deroga delle chiusure, che subito dopo la nostra richiesta si è tramutata in realtà. Sotto altri punti di vista, devo dire che le manifestazioni, che dovrebbero portare gente nel nostro paese e darci la possibilità di mettere in mostra i nostri prodotti, sono sempre positive, anche se spesso concludono il loro compito con la fine dell’evento.

Credo però che sia necessario promuovere in maniera molto più ampia il territorio, cosa che di riflesso porterebbe benefici anche al commercio locale.

L’assessore Ruggiero ha parlato della prossima creazione di una consulta per il commercio. Secondo lei potrebbe essere una soluzione ai problemi delle nostre attività?

La creazione di una consulta è sintomo della presa di coscienza dell’esistenza di un problema, ma soprattutto testimonia la volontà o per lo meno l’intenzione di voler giungere a capo del problema. Una cosa sicuramente positiva quindi, se gestita in maniera impeccabile.

Un’ultima domanda. Cosa sente di dire ai consumatori cassanesi?

Quello che voglio dare è solo un consiglio: fare spese nel nostro paese. Se le nostre attività sono floride, ne beneficia tutto il paese. Dobbiamo fare in modo che questo paese non muoia del tutto, ma che possa risollevarsi. Inoltre non dobbiamo sottovalutare un aspetto: se facciamo ripartire l’economia del nostro paese, i benefici per tutti i cittadini saranno tanti, primo tra tutti la possibilità di creare nuovi posti di lavoro per i giovani.

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