Cultura

LICEALI ALLA PRESENTAZIONE DI “PAROLA DI DUCE”

copertina_parola_di_duce

Si è svolta questa sera, a Bitritto in Sala Castello, la presentazione del libro “Parola di duce” di Enzo Golino.

Alcuni studenti del liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” di Cassano, accompagnati dalla prof.ssa Irene Cavalli, si sono recati all’incontro, mediato dalla prof.ssa  di Lingue e Letterature straniere dell’università di Bari Patrizia Calefato e dal giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno Leonardo Petrocelli.

Il tema trattato è stato il linguaggio, mezzo di comunicazione, ma anche  strumento utilizzato dai vertici per reprimere le masse.

La lingua parlata, infatti, rappresenta realtà e costruisce la realtà stessa;  il “parlare” crea i mondi e possiamo vedere ciò a partire da Adamo, il quale dava i nomi alle cose che lo circondavano, creando così la realtà.

Enzo Golino, però, nel suo saggio ha voluto evidenziare principalmente un altro aspetto del linguaggio, ossia quello che lo vede piegato agli scopi del potere. Egli ha messo in luce le figure di Mussolini e Hitler, legislatori di politiche linguistiche aggressive e subdole, che sono stati in grado di guidare “la massa” con la capacità oratoria. Hanno inquinato testi scolastici, promosso discriminazioni razziali, stravolto la realtà con il solo utilizzo della parola.

Dal libro emerge che le parole, durante il nazismo, vennero prese e fatte letteralmente a pezzi, poiché vennero svuotate del loro vero significato: un esempio è rappresentato dalla parola “bagno”, che nei lager indicava le camere a gas, o dalla parola “mussulmano” che erroneamente veniva attribuita ai prigionieri più deboli.

Nel libro viene riportata una frase di un sopravvissuto dell’Olocausto: “ Quando sento la parola fame, mollo tutto…devo mangiare” e da qui emerge la forza con la quale una parola penetra nella coscienza comune e domina le menti.

Sulla base di queste esperienze storiche Enzo Golino  invita a diffidare di chi ancora oggi in politica manipola attraverso l’uso del linguaggio e propone di istituire una giornata per la lettura del vocabolario, in modo da rendere la popolazione cosciente del vero significato delle parole e pronta a difendersi da chi la vuole manipolare e strumentalizzare.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *