Cronaca

LABALESTRA NON CEDE. QUARTO GIORNO DI PROTESTA

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Neppure il sole e il caldo africano di questa mattina hanno fermato la protesta di Vito Labalestra, che per il quarto giorno consecutivo chiede alla filiale di Acquaviva della Banca Popolare di Puglia e Basilicata di acquistare le sue azioni che dal 2006 il risparmiatore cassanese non riesce a rivendere ad un prezzo congruo.

La Banca, cioè, non ridà i soldi al sig. Labalestra che da lunedì – dopo anni di richieste esasperanti, lettere, promesse e lusinghe – ogni mattina è fermo dinanzi alla sede dell’istituto, incurante del caldo e del sole.

Il cartellone, da ieri, ha cambiato dicitura: “Questa banca non rivuole le sua azioni”, spiega Labalestra che ha apposto – a scanso di fraintendimenti – anche una marca da bollo sullo stesso per non essere tacciato di “abusivismo”!

Dalla Banca il solito silenzio: “nulla da dichiarare”.

Ma a quanto pare anche altri non hanno nulla da dichiarare: istituzioni, politici, amministratori vari. Se si eccettuano i mass-media che stanno dando voce alla protesta di Labalestra e i comuni cittadini, chi potrebbe fare qualcosa o almeno portare solidarietà al risparmiatore cassanese, lo lascia solo.

Vi sembra giusto?

 

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