LABALESTRA NON CEDE. QUARTO GIORNO DI PROTESTA
La Banca, cioè, non ridà i soldi al sig. Labalestra che da lunedì – dopo anni di richieste esasperanti, lettere, promesse e lusinghe – ogni mattina è fermo dinanzi alla sede dell’istituto, incurante del caldo e del sole.
Il cartellone, da ieri, ha cambiato dicitura: “Questa banca non rivuole le sua azioni”, spiega Labalestra che ha apposto – a scanso di fraintendimenti – anche una marca da bollo sullo stesso per non essere tacciato di “abusivismo”!
Dalla Banca il solito silenzio: “nulla da dichiarare”.
Ma a quanto pare anche altri non hanno nulla da dichiarare: istituzioni, politici, amministratori vari. Se si eccettuano i mass-media che stanno dando voce alla protesta di Labalestra e i comuni cittadini, chi potrebbe fare qualcosa o almeno portare solidarietà al risparmiatore cassanese, lo lascia solo.
Vi sembra giusto?