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A BARI PER RICORDARE GAETANO MARCHITELLI

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Otto anni fa, il 2 ottobre 2003, un ragazzo innocente perdeva la vita uscendo dalla pizzeria in cui lavorava. Sembrava una serata come tante altre a Carbonara, fino alle 23, ora in cui via De Marinis è diventata il teatro di uno degli eventi che ha cambiato la storia di una famiglia, di un quartiere e di una città intera. Gaetano Marchitelli è stato ammazzato per errore, colpito al petto da una raffica di proiettili durante un regolamento di conti tra il clan Di Cosola e il clan Strisciuglio.

Otto anni dopo in via De Marinis non volano proiettili, ma fiori bianchi e in ricordo di quella tragica serata è rimasta solo una scritta fatta a mano, forse da qualche amico “via Gaetano Marchitelli, martire della mafia. VERGOGNA!” “La memoria che genera il cambiamento” è il titolo dato alla due giorni dedicata al ricordo di Gaetano, che ieri, sabato 1 ottobre, ha visto come protagonisti gli alunni della scuola media De Marinis e l’associazione Libera, da sempre impegnata contro le mafie.

All’incontro, moderato da Mario Dabbicco dell’associazione Libera Bari, hanno partecipato Francesca e Vito Marchitelli, genitori di Gaetano, il sindaco di Bari Michele Emiliano, il coordinatore regionale di Libera, Alessandro Cobianchi, la referente regionale di Libera per le scuole, Gloria Vicino e il pubblico ministero Desiree Di Geronimo che curò l’indagine sull’omicidio. “Dobbiamo imparare dalla memoria, affinché non accadano di nuovo questi avvenimenti” spiega il sindaco Emiliano alla platea composta da ragazzini che in quella tragica realtà ci vivono, che subiscono indifesi il peso della malavita e che forse non hanno compreso a pieno il senso della morte di Gaetano.

La morte di Gaetano pesa ancora di più quando il procuratore Desiree Di Geronimo illustra i particolari dell’ omicidio “In quella macchina erano armati fino ai denti, pieni di droga fino ai capelli per sentirsi più forti e hanno sparato con un fucile a pompa lasciando sul corpo di Gaetano un’ enorme rosa di proiettili”. Il dolore di un’ intera città diventa rabbia quando il pubblico ministero comunica che i mandanti dell’ agguato ad oggi sono a piede libero.

La scuola De Marinis cala nel silenzio più totale quando Francesca Maggi, madre di Gaetano, racconta le ultime ore trascorse con il figlio “Quel giorno non lo dimenticherò mai” afferma la donna con tono straziante “un giorno come tutti gli altri: mio figlio tornò da scuola, mangiò ed andò a lavorare in pizzeria. Intorno alle 2 di notte arrivò la Polizia che mi invitò ad andare in questura a prendere mio figlio. Subito pensai che avesse rubato qualcosa, che avesse combinato qualche guaio, invece mio foglio era morto”.

Le vittime innocenti di mafia, come spiega Gloria Vicino, solo in Puglia sono 61, tra queste anche Michele Fazio, giovane ragazzo ucciso a Bari Vecchia. “Si diventa cittadini quando si comincia a fare qualcosa per la comunità” dice Alessandro Cobianchi invitando i presenti a collaborare con le forze dell’ordine per sconfiggere la criminalità organizzata.

Al termine del dibattito, i giovani studenti e i ragazzi di Libera Bari e del nascente presidio cassanese dedicato a Gaetano Marchitelli si sono recati in corteo verso via San Liborio 54 (angolo via De Marinis) per commemorare Gaetano esattamente nel luogo in cui, il 2 ottobre del 2003, ha perso la vita. La lettura delle 61 vittime pugliesi di mafia e un simbolico lancio di fiori bianchi ha chiuso la commemorazione lasciando tutti con un grande vuoto interiore.

La commemorazione della morte di Gaetano continua oggi, domenica 2 ottobre, alle ore 18.00 presso la sala consiliare di Cassano delle Murge dove verrà inaugurato in nuovo presidio di Libera.

Interverranno: Vito e Francesca Marchitelli, genitori di Gaetano, Alessandro Cobianchi, Coord.Libera Puglia e Mario Dabbicco di Libera Bari, Don Nunzio Marinelli, parroco della Chiesa madre S.M. Assunta di Cassano, Simmaco Perillo, socio della Coop. Sociale ‘Al di là dei sogni’, di Sessa Aurunca (CE).

Libera Cassano – “Gaetano Marchitelli”

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