Insegnanti cassanesi: lettera al sindaco sulla Shoah
Da alcuni insegnati delle scuole di Cassano, riceviamo e pubblichiamo.
«L’assenza delle scuole dimostra come si possa continuare a seminare odio, razzismo, ma chi conosce la storia sa». Ma chi conosce la storia?
Questa lettera aperta nasce dallo sbigottimento con il quale abbiamo letto le sue esternazioni pubblicate su Cassanolive che speriamo lei possa smentire o, in qualche modo, rettificare.
«L’assenza delle scuole dimostra come si possa continuare a seminare odio, razzismo, ma chi conosce la storia sa».
Vorremmo che lei spiegasse cosa intende con questa affermazione in quanto, ad una lettura veloce e superficiale, sembrerebbe che una presunta “scelta” operata dai docenti indirizzi l’intera comunità scolastica verso questi bassi istinti…Siamo certi non possa essere così.
Si afferma inoltre che la manifestazione in oggetto è stata disertata dalle scuole locali, nonostante l’Amministrazione comunale avesse dichiarato che l’iniziativa era stata concordata con esse.
Vorremmo chiarire una volta per tutte e, ci scusi, con cognizione di causa, che noi docenti, a nessun titolo siamo mai stati preventivamente consultati sull’opportunità o meno di unire le due date, distinte non solo dal calendario, ma dalla Repubblica Italiana del 27 gennaio, “Giorno della Memoria”, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, e 10 febbraio “ Giorno del ricordo” che in Italia si celebra per le vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata.
Ribadiamo: sull’originale idea di unire le due date non c’è stata consultazione alcuna ma, sicuramente, proposte alternative e condivise, avrebbero potuto trovare possibilità di concertazione tra assessori e docenti.
Quindi non è mai stato concordato nulla, a meno che con questo ella non intenda il puro e semplice avviso della data e dell’ora della manifestazione che, tra l’altro, a noi Scuole è fermo all’11 febbraio 2012, in quanto la data del rinvio della stessa a sabato 18 febbraio 2012, non ci è mai pervenuto ufficialmente ma solo tramite testate locali o comunicati stampa e questi strumenti ad un’Istituzione Scolastica non possono bastare per gestire l’uscita autorizzata di docenti e alunni a qualsivoglia manifestazione!
Ci permetta, inoltre, un’ultima amara considerazione come insegnanti che ogni giorno vivono il proprio lavoro con impegno e dedizione e che condividono questa passione con tantissimi colleghi di ogni ordine e grado della Scuola Italiana: il nostro lavoro quotidiano consiste prioritariamente nel realizzare quello che i nostri padri costituenti sognarono scrivendo nell’art.3 della Costituzione:
“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”
Dunque vorremmo, attraverso la Scuola, formare cittadini preparati, consapevoli e maturi nell’affrontare un futuro difficile e non sudditi pronti ad applaudire, a sventolare bandierine, a portar gonfaloni o sfilare in più o meno improvvisati cortei…
Ci dispiace … In tempi amari come quelli che stiamo vivendo, pensiamo che le Istituzioni, soprattutto quelle locali, dovrebbero rassicurare i cittadini, già stremati da una crisi economica gravissima, non confonderli…
Sindaco siamo sconcertati, ma, avendola più volte ospitata nelle nostre Scuole e ascoltata nelle occasioni più disparate o anche avendo partecipato noi docenti e i nostri ragazzi a tutte le iniziative finora proposte dalla sua amministrazione, non possiamo credere che lei possa davvero pensare a noi come seminatori di odio e di razzismo in un paese dove l’accoglienza di genitori e ragazzi stranieri o indigenti è una delle emergenze che fronteggiamo quotidianamente e sistematicamente con progetti e interventi continui…
Le garantiamo infine, per rassicurarla, che nelle nostre scuole le due giornate vengono sempre opportunamente ricordate e le vittime doverosamente onorate in nome della vera conoscenza storica!
Docenti di Cassano… come Entità astratte ci ha apostrofato, come Entità astratte le inviamo questa lettera aperta ma, se vuole siamo pronti a presentarci, sa dove trovarci.
Insegnanti delle scuole di Cassano