Cronaca

Sicurezza urbana, vertice in Comune. IdV: solo slogan!

auto a fuoco 2

Il sindaco Maria Pia Di Medio con il vicesindaco Michele Ruggiero, l’assessore al Patrimonio Franco Antelmi e il consigliere delegato per la protezione civile Carmelo Briano, hanno incontrato questa mattina i rappresentanti delle forze dell’ordine e gli istituti di vigilanza presenti sul territorio, dopo gli episodi di criminalità che si sono verificati nei giorni scorsi.

Il primo cittadino – si legge in una nota del Comune – “ha invitato i presenti ad intensificare gli sforzi per garantire, specie nelle ore notturne, maggiore sicurezza urbana. Sforzi, è bene ricordare, che sono già profusi da tutti ogni giorno“.

Il sindaco ha chiesto una maggiore collaborazione fra gli istituti di vigilanza e tra questi e le forze dell’ordine. “Abbiamo discusso poi di vari sistemi che possano servire da deterrente per prevenire fenomeni criminosi, ha detto il sindaco. Si rende necessario l’uso di tecnologie come la videosorveglianza, da collegare con la caserma dei Carabinieri e il Comando di Polizia Municipale, oltre che con gli istituti di vigilanza che sono maggiormente presenti nelle ore notturne”.

Contiamo di inserire la videosorveglianza nel nostro progetto di revisione degli impianti pubblici di illuminazione secondo la filosofia del risparmio energetico e che ci permetterà di avere occhi sulla città”, ha proseguito il sindaco. “Vogliamo che tutti gli strumenti tecnologici siano a disposizione di tutti coloro i quali sono chiamati a garantire la sicurezza secondo una logica di coordinamento”.

 

Sulla questione ordine pubblico c’è da registrare la diffusione di una nota del Circolo cassanese dell’Italia dei Valori che di seguito pubblichiamo:

 

 

In questi giorni sembra piuttosto di moda, qui a Cassano, nei palazzi del potere locale, parlare e occuparsi, si fa per dire naturalmente, di ordine pubblico.

L’occasione è data da ripetuti episodi incendiari di autovetture in diverse zone del paese.

È un fatto, però, che, anziché affrontare il tema con cognizione di causa, si preferisca sciorinare parole e slogan in libertà; non manca, naturalmente, come sempre, il solito raglio d’asino!.

La problematica è di quelle, evidentemente, che meriterebbero tutt’altro approccio; maggiore serietà e sobrietà, anche nell’eloquio, soprattutto quando riconducibile agli apparati pubblici, si imporrebbero.

Dal nostro punto di vista la questione, al di là delle pur significative dimensioni che va assumendo il problema, suggerisce qualche riflessione in ordine alla coerenza di alcuni comportamenti osservati al riguardo da chi oggi predica, come è ovvio, la necessità di misure severe e rigorose.

Soltanto ieri, però, gli attuali propalatori del rigore, irridevano quel Sindaco “sceriffo” che aveva assunto, fra le altre, talune iniziative che, oggi, sembrano essere in cima ai pensieri e all’agenda di quegli stessi che, ieri su altre posizioni, non mancavano, un giorno si e un giorno no, di attaccare quello stesso Sindaco; oggi scopriamo, con piacere, che la videosorveglianza, ad esempio, è ritenuto uno strumento utile per prevenire e limitare taluni fenomeni delittuosi.

Ci chiediamo soltanto perché, solo qualche tempo fa, quello stesso strumento veniva additato alla pubblica ignominia come un mezzo illecito, in quanto asseritamente lesivo della privata riservatezza.

L’Amministrazione oggi in carica propagandò con fierezza l’aver liberato la piazza da quei dissuasori che impedivano l’ingresso fisico delle macchine in uno spazio che, nella logica della precedente amministrazione, doveva essere recuperato alla fruizione pedonale pubblica.

Dal nostro punto di vista, non fu quello un messaggio edificante, perché quel messaggio era destinato ad avere una forte valenza simbolica, quasi a voler dire “da oggi in poi ogni freno imposto ad ogni sregolatezza civica è rimosso”; con la rimozione dei dissuasori, pure contro le intenzioni di chi la sostenne, è potuta andare, infatti, plasticamente in fumo, almeno nell’immaginario di chi non è educato al rispetto delle regole della convivenza civica, anche la convinzione di non dover infrangere le regole.

A volte, infatti, i messaggi che si lanciano incautamente, attraverso improvvidi slogan, sono più devastanti dei comportamenti stessi.

Auspichiamo, quindi, che il tema dell’ordine pubblico possa essere, al di là degli annunci di facciata, affrontato con la serietà che si richiede; interrogandosi, in particolare, sulle ragioni che sottendono, anche dal punto di vista sociale, alcune degenerazioni che sono ormai sotto gli occhi di tutti.

Abbiamo grande fiducia nella professionalità e capacità delle Forze dell’Ordine; siamo convinti che queste abbiano fatto, continuino a fare e continueranno ad assolvere appieno il proprio dovere; non apparteniamo, infatti, alla schiera di quanti, a seconda delle posizioni, di minoranza o maggioranza, assunte nel tempo, cambiano per convenienza opinione su temi di tale delicatezza.

Eravamo e continuiamo ad essere convinti della necessità di alcune misure che ieri venivano bollate, dagli attuali regnanti locali, come illegittime; non le riterremo, perciò, tali oggi, solo perché eventualmente adottate dall’attuale maggioranza. È segno di coerenza e serietà.

Siamo, al tempo stesso, però, preoccupati che un calo di tensione nel governo della sicurezza del territorio, che esige anche un monitoraggio costante sulla tenuta complessiva dell’idea di legalità, possa determinare, con un perverso effetto domino, una vera e propria deriva criminosa qui a Cassano ai danni della comunità locale; soprattutto non vorremmo che una sottovalutazione del problema o, peggio, una sua strumentalizzazione per squallide finalità politiche, dissimulate da superficiali slogan, dal sicuro impatto mediatico, ma non di più, possa essere di pregiudizio a quell’immagine fortemente attrattiva di cui la nostra cittadina ha goduto negli anni del tanto vituperato Sindaco “sceriffo”, quale luogo di approdo di tantissima gente laboriosa e perbene che desiderava un posto, tranquillo e sereno per quanto possibile, ove semplicemente affrancarsi dal frastuono e dal caos della città.

 

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