
“Chiediamo le dimissioni del consigliere e capogruppo PdL, Di Canosa o se ciò non dovesse accadere, chiediamo l’intervento del Sindaco“.
La richiesta è stata fatta poco fa, nel corso del Consiglio Comunale, da parte del capogruppo Rico Arganese di “ViviCassano-PD” che ha fatto notare che sul profilo Facebook di Di Canosa è presente da diverso tempo questa foto che ritrae lo stesso assieme al Duce.
“Chiaro che si tratta di uno scherzoso fotomontaggio” – ha detto Arganese – “ma non possiamo non sottolineare la gravissima responsabilità del consigliere che avrebbe dovuto immediatamente rimuovere l’inquietante fotoritocco, anzichè scherzarci sopra”.
Il capogruppo PD ha fatto presente che potrebbe configurarsi, per qunto accaduto, anche il reato di apologia di reato ovvero l’inneggiare, in qualche modo, al fascismo.
Il sindaco, cui era rivolta l’interrogazione, ha detto di non conoscere la circostanza non essendo utente Facebook e che verificherà il da farsi.
Di seguito, il testo della Interpellanza del PD.
A nome del gruppo consiliare PD – Vivi Cassano
Premesso che
- da qualche tempo, su Facebook, sul profilo pubblico del consigliere, nonché capogruppo della maggioranza in questo consesso, Pasquale Di Canosa appare una foto, frutto di palese fotoritocco, che vogliamo portare all’attenzione di questo consiglio.
- La foto in questione riproduce l’imbronciato leader del ventennio fascista che tiene la mano poggiata sulla spalla di un suo gerarca che, grazie al fotomontaggio, ha assunto le sembianze di un sorridente Pasquale Di Canosa. L’immagine è accompagnata da una precisazione: “Questo ritocco l’ha fatto P.C., napoletano. Se non siete contenti, scrivete sulla sua bakeca”.
Sia ben chiaro, lo scherzo dell’amico/parente/conoscente ci può stare, ma la responsabilità in questo caso del pubblico amministratore è invece “gravissima”: il suo essere sorridente accanto ad un personaggio storico che si è macchiato di grandi nefandezze ed il cui operato è stato messo al bando dalla nostra costituzione, la dice lunga sul suo senso delle istituzioni e sul loro rispetto.
A maggior ragione della carica istituzionale che ricopre, il consigliere Di Canosa, per senso di responsabilità e per rispetto della costituzione, avrebbe dovuto rimuovere immediatamente quell’immagine e non l’ha fatto; non solo: a chi gli chiede di rimuovere la foto, il nostro consigliere replica “Non la levo la foto, e che cappero: un po’ di ironia non guasta mai. E poi, vi avevo detto di incazzarvi con mio cugino”. E aggiunge: “A dimenticavo: credere, obbedire e combattere. E adesso incazzatevi pure”.
Il suo restare con quel volto sorridente accanto al personaggio in questione, è segno evidente della sua condivisione di quell’immagine; e la presenza della stessa immagine su facebook, piattaforma informatica pubblica frequentata certamente “da un gruppo di persone non inferiore a cinque”, potrebbe anche configurare, a nostro avviso, reato di apologia. E ancor più potrebbero configurarlo le sue deliranti affermazioni, con le quali non solo mostra di condividere, ma addirittura rincara la dose ripetendo uno degli slogan di regime ed invitando la gente ad incazzarsi…
Al consigliere-capogruppo Di Canosa vogliamo ricordare che l’apologia del fascismo è un reato previsto dalla legge 20 giugno 1952, n. 645 (contenente “Norme di attuazione della XII disposizione transitoria e finale (comma primo) della Costituzione”), e viene commesso, fra l’altro anche da chiunque «pubblicamente esalti esponenti, principi, fatti o metodi del fascismo», e l’essere sorridente accanto ad un personaggio di tale fatta su facebook significa condivisione ed esaltazione.
Ricordando ancora al consigliere-capogruppo Di Canosa che la legge prevede sanzioni detentive per i colpevoli del reato di apologia, più severe se il fatto riguarda idee o metodi razzisti o se è commesso con il mezzo della stampa (e facebook, sebbene non sia mezzo della stampa, comunque ne riproduce gli effetti di diffusione e divulgazione), e che tale pena detentiva è accompagnata dalla pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici, noi consiglieri del gruppo PD-Vivicassano chiediamo al consigliere Di Canosa, proprio per la sua istituzionale carica di consigliere e di capogruppo di una parte politica, la rimozione dell’immagine in questione dal profilo facebook e le immediate dimissioni da questo consesso per la sua gravissima irresponsabilità.
Dubitando della sensibilità del consigliere, viste le sue deliranti affermazioni, e facendo leva sulla sensibilità del sindaco e dei colleghi consiglieri.
Tanto premesso e considerato
i sottoscritti consiglieri comunali
interrogano il Sindaco
per sapere, per quanto di competenza, quali atti amministrativi e politici intende porre in essere evidenziando che in assenza di interventi adeguati provvederemo a segnalare l’episodio alle autorità competenti, giacché la storia di Cassano, l’appena celebrata ricorrenza del 25 aprile non meritano l’affronto perpetrato dal consigliere-capogruppo della vostra maggioranza e, come dice il sindaco nel suo messaggio per il 25 aprile, “Dobbiamo opporci a tutti i rigurgiti di violenza, sia morale che fisica, che mina la nostra Italia. Dobbiamo costruire l’essere Cittadini del Mondo. Dobbiamo essere degni dei martiri della Resistenza”.”.