Cronaca

Farmatruffa: rischio prescrizione per i 79 imputati

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Tutti prescritti, tranne due episodi di truffa e un falso, i reati contestati a 79 degli 81 imputati del processo d’Appello sulla presunta farmatruffa da 20 milioni di euro al Sistema Sanitario Nazionale, scoppiato in Puglia qualche anno fa. I soli reati non ancora prescritti sono contestati al 62enne di Conversano, Michele Salzo ritenuto dall’accusa il capo della presunta associazione e condannato in primo grado a sette anni di reclusione ed a Gaetano Luigi Grilli. La prescrizione dei reati, fra cui l’associazione per delinquere, episodi di truffa, falso, corruzione e riciclaggio, è stata dichiarata dalla Corte d’Appello di Bari in apertura del processo di secondo grado.

La sentenza di primo grado, invece, aveva inflitto 78 condanne, nei confronti di medici, farmacisti e informatori scientifici di nove case farmaceutiche multinazionali e 21 assoluzioni. Tra gli informatori coinvolti, anche un barese residente a Cassano da alcuni anni. F.C., rappresentante della Bristol Myers Squibb.

Nei confronti della Regione Puglia, infatti, 31 imputati furono condannati a pagare una provvisionale di 635mila euro. Salzo, invece fu condannato a pagare 31mila euro all’Ordine dei Medici.

Intanto I legali dei 79 imputati hanno chiesto tempo per valutare l’eventuale rinuncia alla prescrizione, in modo da consentire una pronuncia del collegio nel merito. Per questo la Corte ha rinviato il processo al 3 dicembre prossimo.

 

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