Via Chimienti e i tubi infiniti: lettera di una residente
Sono la prof. ssa Angiulo Angela Maria Francesca proprietaria dell’immobile sito in Cassano delle Murge alla via Chimienti n.77/79. L’immobile, nel “lontano” 23.1.2010 subiva numerosi danni per la rottura di una tubatura dell’Acquedotto Pugliese posta sotto il livello stradale di Via Carlo Chimienti.
L’Acquedotto, al fine di risolvere temporaneamente la situazione, ha provveduto a collocare tutte le tubazioni della ridetta via in zona esterna al sottosuolo.
Dopo più di due anni…. i tubi sono ancora li!!!.
Su parere del mio legale di fiducia, Avv. Rossana Angiulo, ho accettato di presentare, sempre tramite la ridetta procuratrice, esposto alla Prefettura di Bari evidenziando il comportamento negligente sia dell’Acquedotto che del Comune nel non aver risolto la situazione dopo due anni.
Due le principali motivazioni sulle quali l’esposto si fonda. La prima, la ridetta collocazione dei tubi, porta la sottoscritta e tutta la sua famiglia a non godere del bene primario acqua nelle sue componenti
naturali. Ed infatti, l’acqua che scorre nelle tubazioni de quibus giunge nell’ abitazione con una temperatura non solo innaturale ma inevitabilmente dipendente dalle condizioni atmosferiche. Ergo, potrebbe nuocere gravemente alla salute dell’intera mia famiglia. La seconda, in un momento di alta sensibilità della sicurezza nazionale, la ridetta condotta potrebbe essere facilmente oggetto di atti di vandalismo e/o terrorismo.
Nell’esposto, inoltre, il mio legale ha richiesto che la ASL territorialmente competente accettasse la regolarità sanitaria dell’impianto. Ed infatti, il mio legale, mi ha comunicato che la ASL competente ha evidenziato che i tubi non sono a norma e che l’Acquedotto deve erogare acqua potabile ai residenti di via Chimienti n.77 e altri che per ovvie ragioni di privacy non cito.
Questo pomeriggio, 23.11.2012 (!!) l’Acquedotto Pugliese ha comunicato di aver reso disponibile un servizio di approvvigionamento idrico alternativo mediante autobotte collocato nello stesso tratto di strada interessato. Ciò posto, mi chiedo ma se non avessi ascoltato il mio legale di fiducia, se la stessa non avesse presentato esposto all’Ente competente chi e quando gli Organi preposti si sarebbero posti il problema “acqua”. Dopo due anni è possibile che nessuno si pone il problema di come risolvere la situazione di via Chimienti?
Quanto esposto nella mia mail non vuole costituire ne una cronaca di fatti, i quali sono ben conosciuti!!!! ne una richiesta di attenzione da parte degli enti preposti, ma rappresenta un modo per sensibilizzare tutti i cittadini a rivolgersi agli Organi competenti per la tutela dei propri diritti.
Sono in gioco, purtroppo, principi costituzionali fondamentali: il diritto alla salute ( art. 32 Cost.), il principio SACRO dell’uguaglianza (art. 3 Cost.). Perché dobbiamo non solo insegnare ai nostri ragazzi il contenuto dei diritti della ns. Carta Fondamentale, la Costituzione ma in particolare, dobbiamo dimostrare loro che tali principi devono essere tutelati, solo in questo modo possiamo garantire loro un “bagaglio” culturale necessario e fondamentale per i futuri cittadini.
Voglio ringraziare la Prefettura di Bari perché da quanto mi riferisce il mio legale di fiducia ha immediatamente posto l’attenzione sul caso e offerto la massima disponibilità; particolarmente riconoscente, infine, al mio legale di fiducia Avv. Rossana Angiulo e all’Ing. Cirrottola per il costante sostegno professionale e personale.
Ringrazio altresì la Vs. redazione per l’attenzione.
Prof.ssa Angela M.F. Angiulo
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