Politica

Fitto: “Governo Letta appeso a un filo”. Boccia “Valuteremo”

boccia fitto

Vanno in scena sprazzi di politica nazionale a Cassano, nella seconda serata de “Le Interviste di rilievo” organizzate dalla Presidenza del Consiglio Comunale guidata da Ignazio Zullo.

Ieri sera, in una piazza Moro gremita e dinanzi a numerosi esponenti politici regionali e nazionali, i parlamentari pugliesi Francesco Boccia (Pd) e Raffaele Fitto (PdL) hanno discusso di governo delle larghe intese, di crescita economica e degli scenari dell’Italia futura.

Interpellati dal sindaco Maria Pia Di Medio e dall’Assessore al Bilancio Franco Antelmi e rispondendo alle domande del pubblico, Boccia e Fitto hanno concordato su diversi aspetti nell’analisi della situazione italiana dal punto di vista economico-politico: i ritardi nelle riforme (del lavoro, delle pensioni, dell’economia), una burocrazia asfissiante, una smisurata spesa pubblica. il lavoro che non c’è.

Ma se l’analisi appare simile, diverse sembrano essere le soluzioni proposte.

Per Boccia “occorre fare saltare gli schemi, occorre una rivoluzione” ad esempio nei vertici della Pubblica Amministrazione che “se non adeguati, devono essere messi in discussione”. Chi deve fare questa rivoluzione? E’ sempre Boccia a rispondere: “il governo delle larghe intese potrebbe farla ma finora non ha agito in questo senso”. Diverso l’approccio di Fitto, secondo il quale “tutto riconduce al quadro istituzionale che oggi è instabile: occorrono scelte decise che questo governo non ha fatto” perché frenato da fattori esterni.

Il riferimento, e qui si entra nel secondo argomento della serata, è alla condanna definitiva di Berlusconi e alla conseguente decadenza dal Senato. Una scelta che sembra condannare definitivamente il governo Letta. “E’ appeso ad un filo”, dice Fitto perché non si può “essere alleati di governo con chi vuol far decadere Berlusconi ed eliminarlo giudiziariamente dalla scena politica laddove non c’è riuscito con libere elezioni”.

A questo punto la domanda posta dal Presidente Zullo è stata chiara: cosa farà il Pd? E perché non accetta di sottoporre alla Corte Costituzionale la “legge Severino” affinchè venga deciso se essa è o no costituzionalmente corretta?

L’apertura di Boccia sembra essere cauta: “Non c’è un no a prescindere da parte dei membri Pd della Giunta per le Elezioni e la Commissione farebbe bene a parlare nelle sedi istituzionali e non attraverso il dibattito sui giornali”. Dunque tutto da decidere e da vagliare a fronte di dichiarazioni che in questi giorni riepiono i giornali e che fanno dire al PD: voteremo no a Berlusconi in Giunta.

Sullo sfondo, l’eterno dibattito sulla magistratura politicizzata: per Boccia si tratta di pochi magistrati, neppure coordinati e comunque assolutamente non legati alle forze del centrosinistra, che con la loro militanza politica danneggiano non solo la politica ma l’intera magistratura; una riforma del Csm, ad esempio, dovrebbe slegare definitivamente – per l’esponente Pd – l’appartenenza a correnti e gruppi con l’elezione nel Consiglio Superiore della Magistratura.

Più duro Raffaele Fitto, fresco di una condanna in primo grado per corruzione e finanziamento illecito: “se Berlusconi fosse andato a cena o ad una festa di compleanno con il giudice Esposito, sarebbe stato più sereno”, ha detto Fitto facendo riferimento alla vicenda di Nichi Vendola assolto dal Giudice conosciuto anni prima in una festa di compleanno e poi amico di famiglia. “La verità è che si vuole far decadere Berlusconi per via giudiziaria – ha aggiunto l’ex Presidente della regione Puglia – laddove la sinistra non è riuscito a batterlo nelle urne, politicamente. Ecco perché non sono disponibile a liquidare veti anni di storia politica da una sentenza annunciata ai giornali con una intervista, fatta dal Giudice Esposito, neppure in italiano ma in dialetto napoletano….”.

Il prossimo appuntamento con “Le interviste di rilievo” sarà dedicato alla informazione: martedì 10 settmbre alle 19.30  si confronteranno in piazza Moro il Direttore del “TgNorba”, Enzo Magistà; il caporedattore del TG Regione, Attilio Romita e il Direttore de “La Gazzetta del Mezzogiorno”, Salvatore De Tomaso.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *