Economia

Centro Medico: raccolta firme contro il taglio dei salari

centro medico firme

E’ partita questa mattina, presso il Centro Medico di Cassano della Fondazione “S. Maugeri”, la raccolta di firme per scongiurare il taglio degli stipendi del personale, come annunciato dalla sede nazionale di Pavia, e chiedere ai vertici della Fondazione di aprire un tavolo di confronto con i sindacati.

L’iniziativa è delle Segreterie nazionali della Funzione Pubblica di Cgil, Cisl e Uil ed è stata avviata in tutte le strutture della Fondazione sparse in Italia: in pochi giorni, a Pavia, si sono raggiunte oltre 20mila firme sia da parte dei dipendenti che da parte dei pazienti e di tutti coloro che hanno a cuore le sorti della Fondazione, segno che l’eccellenza che essa ha raggiuto nel panorama sanitario nazionale è di tutto rilievo.

La raccolta di firme è una delle iniziative che i sindacati stanno mettendo in campo per chiedere alla Fondazione Maugeri” un confronto ufficiale sul futuro della stessa e sulla sorte dei lavoratori, un tavolo che finora non c’è stato e che invece da più parti si auspica.

 raccolta firme

Occorre capire, infatti, se vi sono problemi strutturali nell’affrontare il costo del personale (che secondo gli ultimi bilanci assorbe il 60% della spesa annuale) o se si tratta più semplicemente di mancanza di liquidità dopo le vicende giudiziarie che hanno scosso le sedi lombarde della “Maugeri”.

Fatto sta che la Fondazione vuole far transitare i propri dipendenti (oltre 3mila in tutta Italia, circa 300 nel solo centro cassanese) da un contratto pubblico ad uno “privato” con un taglio netto sulle retribuzioni che va da un minimo del 10 ad un massimo del 15% (ma che secondo alcuni sindacati potrebbe arrivare anche al 30% su base mensile).

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Una scelta che gli stessi sindacati giudicano univoca e senza che si sia cercata una valida alternativa, scelta che impoverirebbe i territori sui cui i centri medici insistono sia direttamente, con il taglio degli stipendi per uil personale, sia indirettamente ovvero tramite i lavoratori dell’indotto.

Una scelta, dunque, che chiama in causa anche la popolazione residente e le amministrazioni comunali che le rappresentano: ecco perché la raccolta di firme nei prossimi giorni coinvolgeranno anche la cittadinanza cassanese.

 

 

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