La voce del paese

Asso-Consum contro l’oppressione fiscale

vignetta

 Dal Coordinatore dell’Asso-Consum di Cassano-Acquaviva-Santeramo, avv. Massimo sapone, riceviamo e pubblichiamo.

 

Da tempo la nostra Associazione protesta, sia a livello nazionale che locale, contro una tassazione sempre più elevata e contro una politica che continua a prendere provvedimenti sbagliati, che non fanno ripartire l’economia ma vanno a pesare solo sulle tasche delle famiglie. E, nel frattempo, la crisi continua, anzi si aggrava sempre di più, la disoccupazione continua ad aumentare, i consumi sono ridotti al minimo e la maggior parte degli italiani non hanno più la forza di sopperire alle mancanze di una classe politica che non riesce a fare alcune scelte.

Dobbiamo continuare a ricordare ai politici che la gente è sempre più povera e che è necessario “cambiare registro”.

Senza la buona politica non si esce dalla crisi!

La rotta da tracciare è quella di andare verso un nuovo modello di politica economica nazionale e locale, attraverso investimenti sul lavoro e sui giovani, nonché attraverso l’ “allegerimento” della pressione fiscale sulle imprese, in quanto questa rappresenterebbe l’unica strada per ridare potere d’acquisto alle famiglie.

In questo grave scenario nazionale e locale, l’amministrazione Lionetti, al governo del Comune di Cassano delle Murge, ha deciso di aumentare ulteriormente le tasse, gravando oltremodo su famiglie, imprese e commercianti.

Infatti, nella seduta consiliare del giorno 4 settembre 2014, avente ad oggetto, tra l’altro, l’approvazione dei Regolamenti per la disciplina dei tributi, la comunità cassanese ha appreso, con non poco stupore, di dover pagare più tasse rispetto al passato.

In particolare:

–          la TASI è stata fissata al 1.50 per mille e graverà su TUTTE LE ABITAZIONI PRINCIPALI, con un introito per le casse comunali di circa € 500.000,00, a fronte di zero euro del 2013;

–          la TASI al 1.00 per mille SUGLI IMMOBILI RURALI E STRUMENTALI, con un introito per le casse comunali di circa € 100.000,00, a fronte di zero euro del 2013;

–          l’IMU su altri fabbricati (seconde abitazioni) passa dal 9,35 per mille del 2013 al MASSIMO previsto dalla Legge, ovvero il 10,60 per mille;

–          l’IMU sui fabbricati di categoria D passa dal 9,35 per mille del 2013 al 10,00 per mille;

–          l’IMU sui fabbricati di categoria C1,C3,C4 e C5 passa dal 9,35 per mille del 2013 al 10,00 per mille.

Insomma, nonostante i vari emendamenti proposti dell’opposizione, nati da espresse istanze dei cittadini e valutati favorevolmente dagli organi tecnici, contabili e di controllo del Comune di Cassano delle Murge, la maggioranza “Non guarda in faccia nessuno”!

Infatti, molti dei suddetti emendamenti, finalizzati a contenere le aliquote mediante un intervento, tutt’al più, di riduzione della spesa pubblica piuttosto che di aumento della pressione fiscale, miravano soprattutto a tutelare le fasce più deboli ed, in particolare, ad introdurre nei Regolamenti delle detrazioni per le famiglie con minori, con anziani e con disabili.

L’opposizione chiedeva, inoltre, di introdurre delle agevolazioni per le case date in comodato ai parenti più “stretti”, riduzioni per unico occupante, riduzioni per i residenti all’estero, ecc…

Nessuna agevolazione per i cittadini, questa maggioranza “Non guarda in faccia a nessuno”!

Inoltre, nei Regolamenti approvati nell’ultimo Consiglio comunale manca ogni riferimento al cosiddetto “sconto Tasi” per i cittadini che riqualificano il territorio.

Infatti, mentre l’attuale maggioranza si impegna fortemente nella istituzione della figura del Rappresentante di quartiere ed aderisce al progetto “Decoro urbano” per consentire ai cittadini di inviare via computer o smartphone segnalazioni al Comune su situazioni di incuria, dimentica che il decreto sblocca Italia, all’art. 26, prevede che «…l’esonero dal pagamento del corrispondente tributo…» può essere concesso a «…comunità di cittadini, associazioni non profit, rappresentanze di categorie economiche che abbiano presentato un progetto di riqualificazione…». E che il progetto può prendere diverse forme, come la «…pulizia di una limitata zona del territorio, la manutenzione e l’abbellimento di aree verdi, piazze o strade anche mediante le collocazione di elementi di arredo urbano o la realizzazione di eventi…».

Insomma lo Stato ha previsto una sorta di “pagamento in natura” del tributo: ad esempio, se davanti alla tua attività commerciale provvedi a risistemare le fioriere, a ripulire la facciata del palazzo, il Comune non ti farà pagare un pezzo di Tasi, per esempio sulla tassa imposta ai tavolini esterni. Oppure, se insieme agli altri condomini ti metti d’accordo per ripianare le buche, illuminare il vicolo buio, cancellare le scritte sui muri, ripristinare l’utilizzo del giardino abbandonato, il Comune ti concede uno sconto tasse.

Ovviamente non è uno scambio automatico, ma serve un intervento del Comune il quale deve, infatti, con un’apposita delibera, decidere cosa devono fare i cittadini per pagare meno, visto che lo Sblocca Italia indica solo il principio generale. In ogni caso cercherà di premiare fiscalmente chi si prende cura del territorio, sostituendosi in quel momento all’Amministrazione pubblica.

Allora ci chiediamo: meglio seminare il paese di tante “microspie umane” ed aumentare le tasse, oppure incentivare i cittadini a prendersi cura del territorio comunale premiandoli con uno “sconto” sui tributi?

       

         Avv. SAPONE Massimo B.

Coordinatore Cittadino Asso-Consum        

                                                                                                   Comuni di Cassano delle Murge,

       Acquaviva delle Fonti, Santeramo in Colle e Gioia del Colle

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