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Giovani, che cosa ha Cassano da offrire loro?_AGGIORNAMENTO

convegno scout sui giovani

Dove sono, cosa fanno, che cosa sognano i giovani di Cassano? Come impiegano il loro tempo libero, che desideri hanno su cultura, svago e divertimento? Quali sono le loro idee sulla politica, sul territorio, sul futuro di questo paese?

Domande complesse a cui una sola risposta non c’è né potrà mai esserci ma porsele è già il primo passo per capire e discernere.

Ed è quello che hanno fatto i giovani del clan/fuoco “senza barriere” del gruppo Agesci “Cassano 1” in una pubblica conferenza tenutasi nei giorni scorsi presso la Biblioteca Civica alla quale gli scout hanno invitato la pubblica amministrazione, presente con il Sindaco Vito Lionetti e il vice Davide Del Re; le parrocchie, per cui c’erano i due parroci don Francesco e don Nicola; la scuola, rappresentata dal prof. Calò del Liceo “Leonardo da Vinci”.

Assenti le associazioni: l’organizzazione ha fatto sapere che l’invito era stato rivolto alla Consulta nella persona del Presidente Franco Carrasso che tuttavia non ha potuto prendervi parte né è riuscito a inviare qualcuno del Consiglio Direttivo della stessa a rappresentare una parte importante della società attiva cassanese.

Era proprio questo, infatti, il tema prospettato nell’incontro: la cittadinanza attiva e le maniere per esprimerla nel nostro paese, in particolar modo da parte dei giovani. I quali, come spiegato di giovani dell’Agesci, hanno espresso  – in un sondaggio svoltosi “on-line” sulle pagine Facebook – tutte le loro lagnanze su quel che offre, anzi che non  offre Cassano per quelli della loro età.

Mancano, diceva il sondaggio, locali per incontrarsi ed aggregare, mancano discoteche e luoghi di divertimento, mancano luoghi di intrattenimento. I luoghi privilegiati per incontrarsi sono quelli all’aperto, magari nel verde che pure viene considerato “poco sfruttato, scarsamente utilizzato”. Pochi, pochissimi gli eventi dedicati allo sport, alla musica, al divertimento.

La conseguenza?

Una fuga sempre più massiccia, un esodo, quasi, verso le località che offrono qualcosa in più o almeno qualche opportunità, almeno per chi può.

Gli altri restano chiusi: in casa, in piccoli gruppi, nelle loro faccende e con le loro passioni.

Da questa base i ragazzi dell’Agesci sono partiti per porre stringenti domande agli “ospiti”.

Che hanno accettato le provocazioni, controbattendo però.

“Dove sono i giovani a Cassano? Sui social-network” ha detto senza titubanza il Sindaco Lionetti. Spiegando che i giovani cassanesi non li vede in giro, non ne percepisce la presenza, rinchiusi come sembrano essere più una dimensione virtuale che reale.

Affermazioni sulle quali anche gli altri “relatori” si sono ritrovati d’accordo.

“Sapete quali sono le funzioni religiose più frequentate dai giovani – ha detto don Francesco Gramegna della Parrocchia “Santa Maria Assunta” – ? I funerali! E’ lì che vedo tanti giovani, in chiesa: per qualche loro parente o conoscente….Per il resto non colgo partecipazione attiva dei giovani alla vita del paese; li vedo spesso in Biblioteca o nei pressi di essa ma quasi mai in Villa, in piazza o nel centro storico, dove in altri paesi, ad esempio, sono diffusi i locali di ritrovo. Qui manco quelli”. 

“Invisibili”, inoltre, li ha definiti il prof. Calò anche se ammette una grande partecipazione alla vita della scuola, anche grazie alle opportunità offerte dal Liceo cassanese.

Ma non basta.

Dal dibattito emerge la rassegnazione di alcuni fra i “grandi”, la mancanza di stimoli che spesso non sanno dare ai più piccoli, indicandone strade e percorrenze. D’altra parte manca proprio, a questo paese, l’energia dei giovani che sanno “rivoluzionare” il modo di pensare degli adulti, mettendone in discussione certezze e ragionamenti.

E abusando di un certo modo di dire per cui “Cassano è un paese per vecchi”, potremmo aggiungere che si rischia di nascere già vecchi, in questa comunità (e già se ci si sentisse tali, sarebbe un bel progresso!) dato che per scardinare mentalità, modi di fare e di vivere occorre la vitalità dei giovani. Senza di essa tutto rimane così come, nel bene e nel male.

Gli “ospiti” hanno poi fatto notare come non sempre, d’altra parte, la partecipazione dei giovani alla vita del paese sia attiva anche quando ci sono iniziative (vedi quella recente su “arte in piazza” organizzata dal Liceo) che potrebbero coinvolgere e dalle quali, non di rado, essi restano lontani e indifferenti.

Gli scout hanno spiegato che questo è solo il primo di una serie di appuntamenti che l’Associazione ha programmato per capire e scandagliare l’universo giovanile cassanese messo a confronto con chi ha la responsabilità – sotto i più diversi punti di vista: amministrativo, sociale, religioso ed educativo – della vita cittadina.

Conoscere, l’abbiamo già detto, è il primo passo per agire ed evidentemente il mondo giovanile locale, per quanto sfuggente per definizione, è poco conosciuto, poco sondato, poco noto. Basti pensare che la più “recente” (!) ma probabilmente unica indagine fatta in modo sistematico e scientifico sul mondo giovanile cassanese risale alla metà degli anni ’80, quando l’allora Assessore Comunale alla Pubblica Istruzione e Cultura, il prof. Luca Gallo coinvolse tutte le associazioni cassanesi per un maxi censimento che a tappeto raggiunse praticamente tutti i giovani dai 16 ai 26 anni chiedendo loro tutta una serie di informazioni, idee, suggerimenti e richieste che avrebbero costituito le linee guida di una azione politico-amministrativa negli anni a venire.

Ad oltre 30 anni di distanza, forse sarebbe tempo che si rispolverassero quel genere di  indagini per capire, comprendere e quindi agire. 

AGGIORNAMENTO

Al Direttore della testata giornalistica Cassanoweb
 
A seguito della lettura dell’articolo “Giovani, che cosa ha Cassano da offrire loro?” in cui è riportato che “l’organizzazione ha fatto sapere che l’invito era stato rivolto alla Consulta nella persona del Presidente Franco Carrasso che tuttavia non ha potuto prendervi parte né è riuscito a inviare qualcuno del Consiglio Direttivo della stessa a rappresentare una parte importante della società attiva cassanese”, ho interesse che venga precisato che il sottoscritto, in quanto membro del Direttivo della Consulta, non era a conoscenza dell’invito, né conosce, ad oggi, il contenuto dello stesso. Come già precisato al Capo gruppo Scout Sig. De Marco Teodoro, già dal giorno successivo all’incontro, sarei stato ben onorato di prendere parte in qualità di membro del Direttivo della Consulta Comunale delle Associazioni all’importante dibattito valutata l’estrema rilevanza dell’argomento trattato. 
 
Leonardo Losito

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