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Piazza Merloni, condannata la ditta che la costruì

piazza merloni

 

A lavori ultimati l’opera pubblica realizzata presentava vizi che riducevano «il godimento del bene nella sua globalità, pregiudicandone la normale utilizzazione».

È sostanzialmente con questa motivazione che il Tribunale di Bari – accogliendo la richiesta del Comune – ha condannato l’impresa che si aggiudicò i lavori a piazza Merloni al pagamento di una somma di circa 150 mila euro, da versare nelle casse comunali, per gli inadempimenti commessi nell’esecuzione dell’appalto di questa importante opera, realizzata nel lontano 2002.

È una vicenda, infatti, iniziata sul finire degli anni Novanta, quando il Comune decise di sistemare quest’area urbana affinché ospitasse il mercato settimanale e gli spettacoli viaggianti. I lavori furono appaltati nel 2001 e terminarono l’anno successivo.

A cantiere chiuso il Comune accertò difetti nell’esecuzione dei lavori e vizi importanti nell’opera consegnata alla collettività cassanese: pavimentazione in autobloccanti con cedimenti localizzati, basole in materiale lapideo poste in opera senza collante e senza legante cementizio, pali portalampade privi di fondazione e lesioni e fessure nelle pareti di tamponamento.

Problemi che determinavano l’inservibilità dell’opera all’uso cui era destinata e che portarono, nel 2005, all’instaurarsi del procedimento legale nei confronti della ditta. A distanza di dieci anni il Tribunale ha dato ragione al Comune, condannando l’impresa al pagamento di una somma cospicua.

«Sono soldi – dichiara il vice sindaco Davide Del Re in una nota – che serviranno, speriamo in tempi più brevi, a ridare decoro e funzionalità a questa importantissima area ed è per questo che abbiamo accolto la sentenza del giudice monocratico con grande soddisfazione. I tempi dei contenziosi sono spesso lunghi, come in questo caso, ma quando sono fondati non possono che portare beneficio alla comunità locale, in nome e per conto della quale si agisce, che si vede risarcita finalmente dei suoi diritti e delle sue opportunità».

 

 

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