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Un altro copia-e-incolla per un documento del Comune

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“Una proposta intelligente, da accogliere come una buona idea: valido esempio di come quando i cittadini propongono validi spunti,  l’Amministrazione comunale devo accettarli”.

La condivisibile affermazione è del vicesindaco Davide Del Re nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale, quello celebratosi in seconda convocazione lo scorso 21 ottobre.  Si discuteva del Regolamento sulle riprese audio-video delle riunioni del Consiglio Comunale e la loro diffusione in Rete attraverso una “diretta streaming”.  Tema caro al Movimento 5 Stelle e infatti a proporre l’idea di mandare in diretta su Internet le sedute del Consiglio e il relativo Regolamento fu, lo scorso agosto, “Cassano in Movimento”, gruppo locale che si ispira al Movimento fondato da Beppe Grillo.

Del Re, dunque, lodava l’iniziativa dei Grillini nostrani per aver proposto l’idea. 

Un inutile complimento, dal sapore elettoralistico, dirà a fine lavori qualche Consigliere comunale di maggioranza, indicando che da qualche tempo la vicinanza del vicesindaco a “Cassano in Movimento” è sempre più avvertita. Un altro consigliere si spinse, addirittura, a dire che quello della diretta “streaming” era una delle proposte del Programma Elettorale della lista “Rinascita”, riecheggiando le parole dette in aula, presentando il Regolamento, del Presidente del Consiglio Comunale Rocco Capriulo, secondo il quale “lo streaming dei Consigli è stato da subito uno degli obiettivi di questa Presidenza”.

Spulciando il Programma Elettorale di “Rinascita”, tuttavia, non abbiamo trovato traccia di questo proposito.

Tuttavia non è su questo che vogliamo soffermare l’attenzione ma sulla insistita e continua sottolineatura, anche da parte del Sindaco Vito Lionetti,  sul fatto che esistono tanti Regolamenti simili, che “l’esperienza della Segretaria del Comune, dott.sa di Gregorio è servita per redigerlo”, che “quello che andiamo ad approvare è tratto in parte da altri Regolamenti”,  disse infine Del Re.

Più che “tratto in parte”, siamo davanti al secondo “copia-e-incolla” (dopo Massarosa).

Il Regolamento approvato a maggioranza dal Consiglio Comunale di Cassano è stato, infatti, preso pari-pari da quello di una cittadina in provincia di Teramo, chiamata Silvi dove la Segretaria attualmente in forza nel nostro comune ha ricoperto quel ruolo diversi anni fa.

Ebbene, come potrete leggere voi stessi, messi a confronto i due Regolamenti, non c’è nulla che li distingua se non il cambio del nome del paese (da Silvi a Cassano delle Murge) nel primo articolo.

Sono stati copiati perfino gli errori!

Nell’articolo 13 (“Tutela dei dati sensibili e giudiziari”), infatti, viene citato l’ art. 18 cui si fa riferimento per prevenire l’indebita divulgazione dei dati sensibili. Questo dice il Regolamento di Silvi, riportato pari pari in quello cassanese. Peccato che né in quello di Silvi né in quello di Cassano esista l’art. 18 visto che complessivamente gli articoli si fermano a 16!

Un copia-incolla, quindi, errori compresi!

Che non fosse un Regolamento originale, pare l’avesse detto Capriulo ai consiglieri di maggioranza con una email, così come rivelato dal consigliere Paparella.

Ma, ci chiediamo, perché, allora, non dirlo anche “alla città” come ama dire pomposamente Del Re riferendosi a Cassano, un “paese” di meno di 15mila anime? Perché non spiegare come stavano le cose in Consiglio Comunale? Perché parlare di “brani tratti da….” anziché dire che tutto è stato copiato? E perché, dato che sono stati lodati per questo, non utilizzare il Regolamento proposto da “Cassano in Movimento”? Era carente dal punto di vista legislativo o incompleto? Perché non integrarlo, allora? Perché non coinvolgere, per davvero, i cittadini, nella gestione della cosa pubblica? O forse si vuole lodarne l’impegno quando in realtà li si vorrebbe utilizzare per altro?

Domande che sappiamo già non avranno alcuna risposta. Peccato.

 

 

 

 

 
 

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