Politica

Pd cassanese alla conta fra Renzi, Orlando ed Emiliano

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Tempo di scelte per il Partito Democratico per decidere chi sarà il prossimo Segretario Nazionale e quindi il futuro candidato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Dopo le dimissioni di Renzi da governo e partito, il Pd ha aperto la fase congressuale che prevede la consultazione di tutti gli iscritti a livello comunale, provinciale e regionale per poi passare al Congresso Nazionale.

Anche i tesserati al Pd cassanese sono chiamati ad esprimersi sulle tre mozioni in campo ed i relativi rappresentanti: Matteo Renzi, Andrea Orlando e Michele Emiliano.

Questa sera, alle 18.30, il Pd locale si riunirà in Assemblea, presso la sede di via Indipendenza per discutere delle tre mozioni e votare di conseguenza ma anche per eleggere, su base proporzionale, i due delegati assegnati a Cassano per l’Assemblea Provinciale del partito.

Ma come sono suddivise le forze all’interno del partito guidato da Davide Pignatale?

Innanzitutto va considerato che sono in totale 73 gli iscritti al Circolo cassanese del Partito Democratico, secondo i dati diffusi dal Segretario cittadino, al termine del tesseramento 2017 chiusosi il 28 febbraio scorso. In aumento di una ventina di iscritti, dunque, rispetto al 2016. Diversi sono stati i “ritorni a casa” quali quelli di Giovanni Barbone e Nicola Surico, già membri del Direttivo cittadino e fuoriusciti nel 2014-2015 assieme ad altri dissenzienti (quali Paparella, Arganese e De Grandi) rispetto alla linea politica di Pignatale. 

La componente maggioritaria è legata al Governatore della Puglia Michele Emiliano, non solo per un fatto “territoriale” ma soprattutto perchè diversi “renziani” della prima ora sono poi andati via per le note vicende politico-amministrative comunali come ad esempio l’ex Sindaco di Cassano Vito Lionetti che dopo un periodo di “esilio volontario” dal Pd tornò proprio sulla scorta delle idee e del movimento proprugnato da Renzi. Ora, di nuovo in rotta di collisione con il Pd cassanese, Lionetti e altri membri del Partito sono nuovamente fuoriusciti, lasciando la componente renziana più debole ma che rappresenta comunque la seconda “corrente” interna al Pd cassanese. 

Il poco che resta si divide fra sostenitori di Orlando, nettamente in minoranza.

Vedremo quindi, al termine delle votazioni, se Emiliano potrà contare almeno sui suoi fedeli amici pugliesi per raggiungere il fatidico 5% (a livello nazionale) che gli permetterebbe di andare al ballottaggio o se anche a Cassano lo schiacciasassi Matteo farà piazza pulita dei pretendenti alla Segreteria come sta avvenendo un pò in tutta Italia.

 

 

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