Non ci veda divisi la battaglia contro l’elettrosmog
Dal sig. Pino Petruzzellis, riceviamo e pubblichiamo una riflessione sull’elettrosmog dopo le polemiche sulla installazione di un traliccio sulla Collina S. Lucia.
Sono un cittadino di Cassano Murge, abitante della collina Santa Lucia, un vip, uno di coloro accusati di aver deturpato la collina. Ovviamente non sono né un vip, né conosco abitanti della zona appartenenti a tale categoria né, tanto meno, sono propenso ad accettare accuse di aver fatto scempio del territorio, disponibile a tal riguardo a confrontarmi in merito con chiunque, de visu, lo desideri.
Premesso ciò, desidero soffermarmi sulla questione antenne che dovrebbe coinvolgere tutti, indistintamente. Avendo appreso in maniera del tutto casuale della richiesta di installazione di ben otto antenne, di cui una in collina Santa Lucia e le altre sette sparse su tutto il territorio compreso il centro storico, ci siamo allarmati ed abbiamo costituito il comitato “STOP 5G CASSANO MURGE”. I primi passi mossi grazie all’impegno di competenze professionali specifiche di alcuni componenti e a risorse materiali ed economiche di tutti i componenti, sono stati orientati alla sospensione temporanea dell’intero progetto e non della singola antenna sulla collina Santa Lucia.
Il nostro allarmismo discende non da un punto di vista estetico di mera deturpazione visiva dei luoghi, quanto dalla divulgazione delle risultanze dei test epidemiologici in materia di emissione elettromagnetiche da parte di autorevoli istituti indipendenti (istituto Ramazzini di Bologna e il National Toxicology Program USA), che sanciscono a chiare lettere gli effetti nocivi che le emissioni elettromagnetiche provocano sulla salute umana e non solo. Poiché riteniamo di vivere in un ambiente già fortemente compromesso a causa della abnorme presenza di antenne, soprattutto quelle della radiotelevisione, credo sia doveroso da parte di tutti far sentire il nostro dissenso.
Quandanche ci fosse chi negasse, come si sono subito affrettati a fare sia l’OMS sia l’Istituto Superiore della Sanità, la nocività delle emissioni radio, io da incompetente in materia voglio semplicemente farvi notare che molte delle malattie risultate dai test condotti dai suddetti istituti (tumori alla tiroide ed al cervello, leucemie e sterilità maschile), sono in aumento nel nostro territorio.
Pura coincidenza? A voi la libera scelta.
Alla luce di ciò credo che come cittadini non possiamo continuare ad ignorare un ambito che negli ultimi decenni è stato del tutto abbandonato e lasciato alla mercé di gestori e privati che ne hanno tratto profitto, nonostante l’esistenza di leggi e normative che, seppur obsolete, se fatte rispettare, avrebbero, se non evitato almeno ridotto lo scempio che ci troviamo in casa nostra, ad esempio il traliccio sulla Panoramica situato in zona urbana, dove secondo la legge regionale in essere non può essere allocato.
Come comitato non ci siamo posti l’obiettivo di evitare l’installazione dell’antenna sulle nostre teste, come tanti pensano, né tanto meno quella di osteggiare il progresso e l’innovazione tecnologica e qui mi riferisco alla nascente tecnologia 5G che, se non verificata e controllata e lasciata ancora come in passato alla gestione scellerata di chi fa profitti, costituirà l’ennesimo assalto alle nostre esistenze essendo previste installazioni di numerose nuove antenne, ma puntiamo a bloccare qualsiasi altra installazione prima che vengano eseguite verifiche strumentali sulle sorgenti elettromagnetiche esistenti.
Riteniamo inoltre che si debba porre un limite al numero massimo di operatori presenti sul territorio e ciò al fine di poter ridurre il livello di emissioni, aggiornando una normativa risalente agli anni 90 che, ovviamente, non contempla le ultime risultanze relative agli effetti sulla salute umana.
Faccio un accurato appello al vostro buon senso affinché, superando barriere ideologiche, politiche, di classe sociale e invidie personali, facciamo fronte comune, perché solo se faremo sentire la nostra voce dal basso potremo traguardare i suddetti obiettivi orientati alla salvaguardia dell’ambiente e della salute pubblica. NON CHIEDETECI “DOVE ERAVAMO NOI QUANDO…”, PERCHE’ NOI ERAVAMO, E SIAMO, ESATTAMENTE DOVE SIETE VOI: A CASSANO DELLE MURGE.