“Sole Blù”, un non-luogo diventato scrigno della street-art
“…dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior…” cantava De Andrè in uno dei suoi capolavori.
All’ennesimo sopralluogo presso “Sole Blù” ci è venuta in mente quella canzone nel constatare degrado e sporcizia, abbandono e distruzione ma anche arte, quella giovane, moderna, urbana di cui gli ambienti dell’ex villaggio turistico di “Frà Diavolo”, a Cassano delle Murge, sono pieni.
Dappertutto c’è distruzione: nulla è stato lasciato integro nè intatto dal tempo, dai vandali, dai ladri in una struttura privata, in realtà sotto sequestro giudiziario ma accessibile a tutti.
Anche a chi, evidentemente, visita quei non-luoghi per lasciare qualcosa, più che prendere (anche perchè da “prendere” non c’è ormai nulla).
Una idea, chissà, per un “museo” all’aperto, un non-luogo che diventa, all’opposto, riconoscibilità e capacità di espressione per tanti, artisti e non.
Si potrebbe fare ma ci vorrebbe…
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