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Basolata solo a metà piazza Rossani: perchè?

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Un calcolo errato nel conteggio dei soldi necessari per effettuare i lavori e piazza “Mario Rossani” resta con le basole…. a metà!

E’ quanto emerge dalla risposta che la Sindaca di Cassano delle Murge, Maria Pia Di Medio ha fornito ad una interpellanza presentata lo scorso 16 giugno (ma la risposta è arrivata solo il 18 agosto, ben oltre i 30 giorni previsti per legge) dai cinque Consiglieri Comunali di minoranza che chiedevano spiegazioni sugli assurdi lavori realizzati e mai finiti del tutto in una delle principali piazze del nostro paese.

Che non solo deve scontare l’onta disdicevole di avere nel bel mezzo del giardino un catafalco in acciaio, proprio di fronte al busto dell’eroe nazionale; non solo deve veder sbuffare, d’inverno, proprio a fianco alla Medaglia d’oro al valor militare il vapore dell’impianto di riscaldamento; non solo deve assistere a tre diversi stili di illuminazione pubblica disseminati in piazza ma adesso anche un basolato a metà: ricostruito nella prima parte (da piazza Moro fino al vicolo per via Mastrandrea) e così com’era (totalmente distrutto) nella seconda parte della piazza.

Lavori che per giunta non sono stati ancora del tutto pagati alle quattro ditte che li hanno effettuati nonostante sia passato ben oltre un anno perché pare che dal Ministero i soldi non sia ancora stati trasferiti alle casse del Comune.

La Di Medio – informata dall’Ufficio Tecnico Comunale – spiega che i 100mila euro ricevuti dal Governo nazionale, nell’ambito di una distribuzione di risorse economiche per i Comuni al di sotto dei 20mila abitanti per effettuare lavori di messa in sicurezza di luoghi pubblici, furono destinati per rifare il basolato di piazza Rossani e ripristinare la facciata esterna della Sala Consiliare.

“Ma sono stati ripristinati solo 270 mq., anziché 425 mq. dell’intera piazza”, scrive la Sindaca “perché in corso d’opera la spesa si è dimostrata più alta di quanto previsto perchè” le basole rotte si sono rivelate molte di più di quelle previste e dunque non era possibile ricollocarle. Comprarne altre sarebbe stato impossibile dato che i fondi non ce n’erano.

A metà lavori, in altre parole, il Comune si è reso conto che la spesa era più alta del previsto per una stima errata di quanto era necessario.

Speranzosa, però, la Di Medio: pare che dal Governo dovrebbe arrivare un secondo finanziamento sullo stesso tenore del primo che dovrebbe (obbligatorio il condizionale) permettere di completare i lavori.

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