Cultura

Dieci anni senza Alberto Di Leone

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Il prossimo 20 dicembre saranno dieci anni che Francesco Alberto Di Leone ci ha lasciati.

Maestro, poeta, intellettuale, un amore viscerale per il Sud e per la Murgia, se ne andò all’età di 92 anni lasciando in tutti un ricordo immaginifico.

Alberto Di Leone era legato a Cassano da sentimenti di amicizia e motivi lavorativi: nel 1979 sua moglie, Anna Olivieri ottenne la Dirigenza del Circolo Didattico cassanese e la famiglia Di Leone spostò la sua residenza a Cassano dove ha insegnato anche sua figlia Utilia, poi diventata, anch’essa dirigente scolastica.

Così, in una intervista, il prof. di Leone raccontava qualcosa di sè: “nacqui a Santeramo in Colle proprio nella notte della vigilia di Natale del 1918, cioè quell’anno speciale, perchè era appena finito in quei giorni il conflitto della Prima Guerra Mondiale 1915-1918, guerra che molti lutti aveva arrecato a tante famiglie italiane e di Santeramo, ricordando con dolore che il primo coduto sul fronte del Carso fu proprio mio zio Vincenzo Volpe. Pertanto, quella notte del 24 dicembre 1918 erano tutti a veglia ad attendere la nascita del Bambino Gesù, ben raccolti in preghiera e tanta fede, per ringraziare il Bambinello, della tanto auspicata Pace.
Quindi, il canto del “Tu scendi dalle stelle, o Re del Cielo”, non fu mai desiderato come quella volta. Arrivarono pure i montanari della Lucania ad accompagnarci con il suono dei pifferi e zampogne, come poi mi raccontava la mia cora mamma Utilia Capozzi, e, che io venni alla luce, alle 23:30 di quella notte.
Ma il mio caro papà Rocco, com‘era consuetudine di quel tempo, comunicò la mia nascita al Municipio solo dopo pochi giorni e cioè il 1° Gennaio 1919, giorno di Capodanno, dandomi il nome di Francesco Alberto Natalino Vittorio.
Ebbi un’infanzia comune a tutti i ragazzi dell’epoca, malnutriti, malvestiti, con occasioni culturali a dir poco zero. Dall’età di 7 anni fui garzone e poi collaboratore di mio fratello Pietro, titolare di una barberia. Non mancarono, per fortuna, due angeli custodi: Roccangelo Paradiso (agrimensore) e Alfredo Postacchini (insegnante) e, più tardi, il Generale Pilota Felice Torelli”.

Per studio e lavoro, Di Leone si trasferì al Nord Italia, prima a Stradella (Pavia) e poi ancora il 23 settembre 1963 a Modena fino al ’79 quando si trasferì definitivamente in Puglia con sua moglie e i figli Utilia, Rocco e Giovanni. Diverse le pubblicazioni curate dal prof. Di Leone tra cui ricordiamo “Paese Mio – Poesie, aneddoti e soprannomi in dialetto santermano” (1987); “Santeramo una volta – Testimonianze… a ccape salve” (2003) e quella dedicata a Cassano “I Sopanome de Cassane” (1981).

Recentemente il Comune, grazie ai collaboratori del Servizio Civico, hanno rimesso a nuovo i giardinetti che si trovano ad angolo fra via Fratelli Rosselli e via Salvo D’Acquisto, poco distanti dalla Scuola Media: sarebbe bello, a parere di chi scrive, poter dedicare al Maestro Di Leone quell’area verde oggi senza nome né indicazione, ricordando, appunto, l’amore che il compianto aveva per lo studio, la natura e i silenzio meditabondo.

Una richiesta che giriamo alla Sindaca Maria Pia Di Medio e alla sua Giunta affinchè se ne faccia, se la dovesse condividere, promotrice.

 

 

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