Politica

Rosa Barone (M5S) Assessora Regionale al Welfare

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Alla fine è arrivata la tanto sospirata (o temuta, a seconda dei casi) nomina di un componente del Gruppo Consiliare del Movimento 5 Stelle nella Giunta Regionale di Michele Emiliano: Rosa Barone è la nuova Assessora regionale al welfare, delega che Emiliano aveva tenuto per sè all’inizio del nuovo mandato in attesa che i 5Stelle trovassero un  accordo.

Il sostegno post-elezioni al Governatore Pd, infatti, è sempre stato osteggiato dalla capogruppo e Candidata Presidente Antonella Laricchia e questo ha provocato una frattura insanabile all’interno del Movimento a livello regionale con la Laricchia isolata e gli altri consiglieri regionali (la stessa Barone, Grazia Di Bari, Cristian Casili e Marco Galante) a favore del governo regionale. Già la nomina di Cristian Casili a vice-presidente del Consiglio Regionale aveva lasciato un pò tutti, nel palazzo di via Gentile, spiazzati. Non foss’altro che storicamente quel ruolo spetta alle opposizioni ed aveva visto la netta contrarietà della Laricchia.

Cacciare la Laricchia, però – fedelissima di Di Maio, sostenuta dalla senatrice Lezzi e da Di Battista, comunque volto noto del Movimento – non è facile e forse neppure possibile dunque la nuova tecnica adottata dal Movimento è isolarla, assieme a quelli che la sostengono. In attesa che arrivi la consultazione degli iscritti sulla piattaforma “Rosseau” che ancora attende di esprimersi. Nel frattempo il reggente del Movimento, Vito Crimi ha benedetto la nomina.

Emiliano, dunque, ha delegato Rosa Barone a “Welfare, Politiche di benessere sociale e pari opportunità, Programmazione sociale ed integrazione socio-sanitaria”.

“Esiste una buona politica – dichiara il presidente Emiliano – che parla di programmi, di persone, di scelte condivise. Che si ritrova su obiettivi comuni, stabiliti prima del voto e consacrati dalla legittimazione popolare, attraverso percorsi trasparenti, pubblici, rivolti solo ed esclusivamente al bene comune. L’allargamento della nostra Giunta al Movimento 5 Stelle nasce con questo spirito. Ringrazio la maggioranza di centro sinistra per aver accompagnato questo processo con lo sguardo sempre rivolto in avanti e animo costruttivo e inclusivo. E ringrazio il Movimento 5 Stelle, a cominciare dal capo politico Vito Crimi che oggi ha ripercorso i passi istituzionali e i valori comuni che ci hanno condotto sino a qui. Spero che questo percorso possa trovare adesso un’ulteriore spinta anche dalla base del Movimento, perché più uniti saremo, più forte sarà la voce della Puglia in Italia e in Europa. Siamo pronti a iniziare un confronto serrato non solo con le forze politiche di maggioranza ma anche con il popolo degli elettori che hanno consentito alla Puglia di proseguire il suo cammino rivoluzionario. Il popolo pugliese è un cervello collettivo che deve trovare continuo ascolto e condivisione nella sintesi della democrazia diretta, caratteristica delle liste civiche e del M5S, con la democrazia rappresentativa, incarnata dalle istituzioni e dai partiti. Sono pronto a girare la Puglia per incontrare anche coloro ai quali non abbiamo ancora saputo spiegare l’importanza per la Puglia e per l’Italia di questa sperimentazione politica umile e aperta”.

Più sarcastico Fabiano Amati, Presidente della Commissione regionale Bilancio e Programmazione.

“L’ingresso in Giunta con riserva è già ridicolo a pensarlo, figurarsi a farlo – ha detto Amati – Ma ciò che più fa ridere e vergognare è che Crimi decida di autorizzare l’operazione per aver salvato ancora una volta i più noti carrozzoni di Puglia, cioè i Consorzi di bonifica. Capisco Emiliano che spinge per i Cinquestelle in Giunta, sia per intestarsi la prima volta in una regione, che per contribuire a distruggerli. Ma mi sarei fatto i fatti miei se non avessi letto che il motivo programmatico principale dell’ingresso in Giunta, cioè quello che ha determinato di rompere ogni indugio e rendere la decisione addirittura urgente, consista nell’aver impedito il transito della sezione irrigua dei Consorzi di bonifica in AQP, cioè il modo per continuare a tenere in piedi l’attività che fa i maggiori buchi e che pagano i cittadini con le tasse. 
Non è proprio possibile tacere e assecondare un vorace appetito di posti di potere mettendo le mani nelle tasche dei cittadini, che per i Consorzi equivale a 15 milioni all’anno per sprechi e super stipendi, con i quali potremmo ogni anno ristrutturare e mettere a norma almeno due ospedali”.

Un teatrino della politica, quella della nomina, per i Consiglieri regionali di Fratelli d’Italia (Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Antonio Gabellone, Renato Perrini, Francesco Ventola e Ignazio Zullo): “Con il presidente Michele Emiliano in Puglia abbiamo bisogno non solo di congelatori per i vaccini, ma anche per gli assessori. Se la questione non fosse tragica e non riguardasse uno degli Assessorati più importanti in un momento come questo, quello al welfare che si occupa dei disagi economico-sociali-fisici delle persone, ci sarebbe veramente da farsi una grossa risata (…) eppure o per colpa della crisi di governo o per il tanto atteso voto sulla Piattaforma Rousseau viene tenuto ‘sospeso’…come se fosse un caffè napoletano!

“Potremmo commentare e biasimare questo squallidissimo teatrino politico che va avanti ormai da tempo e che ha visto prima la nomina di un altro grillino, Cristian Casili, in quota maggioranza, a vice presidente della massima assise pugliese, e poi giocare con le Commissioni e vedere i grillini occupare i posti dell’opposizione. Francamente di giochi di poltrone in questi anni ne abbiamo visti tanti, tanti voli di quaglia da una parte all’altra, ma uno spettacolo simile da chi nella passata legislatura era più feroce di un censore e più moralista di un santo, proprio non ce lo aspettavamo. 

“Non ci sfugge che Emiliano faccia tutto questo per stringere ancora di più il suo patto con l’ex premier Giuseppe Conte, anche a scapito del partito che lo ha eletto due volte alla Regione, il Pd. Ma non capiamo perché lo facciano i colleghi del Movimento 5 Stelle che, non più tardi della campagna elettorale che si è conclusa quattro mesi fa, hanno dichiarato ai pugliesi: Mai con Emiliano!

“Mai… fino a quando non ci si siede su comode poltrone”, conclude la nota di FdI.

 

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