Economia

“MA|teria Architetti”, domani l’inaugurazione dello Studio

MA

Ripartire “dalle sostanze di cui sono fatte le cose”. Un impegno per nulla scontato quello di Angela Fazio e Massimo Monfreda, giovani architetti cassanesi che inaugureranno, domani 9 luglio alle ore 20.30 in piazza Moro, “MA|teria Architetti”, studio di progettazione che dal cuore della cittadina murgiana guarda al mondo.

“Ci occuperemo di progettazione a tutto tondo, dalla scala urbana al dettaglio costruttivo. Progettare significa ipotizzare, fare una previsione di ciò che sarà: progettare è proiettare la propria visione delle cose nel futuro. In questo il tecnico, e in particolar modo l’Architetto, in quanto urbanista, paesaggista, pianificatore e conservatore, deve essere in grado di guidare coloro con i quali entra in contatto verso il Bello, intendendolo non come una mera ricerca dell’estetica delle cose, ma come benessere, godimento, decoro, funzionalità, essenzialità, rivelando quello di cui si aveva bisogno pur non avendolo mai saputo”, spiegano all’unisono Angela e Massimo.

Classe 1987, Angela Fazio ha conseguito la maturità presso il Liceo Artistico “Giuseppe De Nittis” di Bari; Laureata in Architettura presso il Politecnico di Bari nel 2015; è iscritta all’ordine degli Architetti di Bari dal 2017 ed è libero professionista dal 2017.

Massimo Monfreda ha 28 anni e dopo la maturità conseguita presso il Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” di Cassano, si è laureato in Architettura presso il Politecnico di Bari nel 2019; iscritto all’ordine degli Architetti di Bari dal 2020, è libero professionista dal 2021; specialista in Beni Architettonici e del Paesaggio (qualifica conseguita presso l’Università degli Studi di Firenze) dal 2022.

“La nostra attenzione va anche verso il patrimonio edilizio esistente: ci si trova in un momento storico in cui stiamo pagando le conseguenze di un sovrasviluppo edilizio durante il quale, in molte occasioni, l’architettura storica, anche quella di minor pregio, è stata abbandonata. Oggi, invece, c’è bisogno impellente di recuperare questa architettura e la memoria storica che essa testimonia. In questo senso è andata la scelta del luogo in cui stabilire la sede fisica del nostro lavoro, una scelta coraggiosa, nel cuore storico del nostro paese, incastonati tra gli edifici simbolo delle istituzioni pubbliche e di quelle religiose; un luogo che vorremmo rivivesse nel suo essere momento di socialità collettiva, pur non tradendo il momento storico in cui ci troviamo, ovvero il XXI secolo”, concludono i due giovani professionisti a cui auguriamo grandi successi.

 

 

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