SCONTRO ZULLO-NITTI: IL COMUNE SI DIFENDE E IL CAPOGRUPPO DEL PDL PRECISA
Dopo il Consiglio dello scontro fra Ignazio Zullo,
capogruppo consiliare del PdL e Gabriele Nitti, Difensore Civico del Comune di
Cassano, la polemica non si spegne.
Dal Palazzo di Piazza Moro, infatti, è stato diffuso un
comunicato da parte dell’Amministrazione Comunale che di seguito pubblichiamo.
Durante il
Consiglio Comunale del 19/01/2009 fra i
punti all’o.d.g. si è discussa l‘annuale relazione sull’attività del Difensore Civico
dell’anno trascorso.
Essendosi
registrate in tale sede gravissime accuse, rivolte da parte di un esponente
della minoranza, all’indirizzo di un Organo Istituzionale, quale il Difensore
Civico, onde prevenire possibili distorsioni di lettura degli eventi, si
ritiene doveroso fornire una corretta informazione sull’accaduto.
Le accuse rivolte al comm.re Gabriele Nitti,
sono state fondate sull’assunto che egli non avrebbe raffrontato l’operato
dell’attuale comandante di Polizia Municipale con il suo predecessore, la cui
sostituzione sarebbe dovuta proprio alle valutazioni del difensore civico.
Senza voler entrare nel merito della
vicenda, è necessario precisare che i provvedimenti che hanno riguardato il
Comando della Polizia Municipale sono stati ampiamente convalidati dai
pronuciamenti dei Giudici del Lavoro, in quanto fondati su validi presupposti
di fatto e di diritto e non, come il Consigliere di minoranza ha voluto far
credere, su una presunta personale astiosità del Difensore Civico. Quest’ultimo
ha svolto il suo compito di analisi sul funzionamento degli uffici e dei
servizi rendendo annuali relazioni al Consiglio, sempre improntate
all’imparzialità e alla indiscussa professionalità dello stesso.
Il rappresentante dell’amministrazione,
nella persona del Vice Sindaco ha ricordato all’intero Consiglio che l’ex
Comandante, all’esito dei giudizi intentati ha accettato il passaggio ad altri
incarichi, assolutamente coerenti e rispettosi della sua esperienza e
professionalità.
A stretto giro di
email, Ignazio Zullo ha precisato quanto segue:
La verità è documentabile nell’atto di revoca del Comandante
firmato dal Sindaco nel 2007 nel quale si richiama la relazione negativa del Difensore
Civico nonostante le espressioni del Nucleo di Valutazione disponibili alla
data dell’atto fossero positive sull’operato
di Acquaviva.
Quanto alle statuizioni giuridiche, due illustri
magistrati di cui uno Procuratore capo, in un pubblico convegno ebbero a dire
che “le verità processuali molto raramente rispecchiano le vere verità ma sono conseguenti
alle carte che si preparano” e che siano bravi a “preparare le carte” possiamo
sicuramente convenire. Ed è proprio questa cattiveria che noi vogliamo
eliminare dalle prassi amministrative del nostro Comune.
Ciò non toglie che non si possa rimuovere un dirigente ma
ciò deve avvenire – come avviene in un paese democratico – a seguito del
giudizio del Nucleo di Valutazione e in contraddittorio con l’interessato che
non deve essere considerato un oggetto ma va rispettato nella dignità di
lavoratore e di persona.
Saremo più puntuali nella chiarificazione di tutto non
appena avremo ottenuto accesso agli atti perché non può esserci libertà senza
verità.