COMUNE (E SINDACO) CONDANNATO: BOTTA E RISPOSTA GENTILE-ZULLO
Botta e risposta tra il sindaco uscente Giuseppe Gentile e il capogruppo del PdL in Coniglio Comunale, Ignazio Zullo. La questione è relativa alla duplice condanna subita da Gentile in qualità di Sindaco del Comune di Cassano (questioni di cui ci siamo già occupati con questo articolo e con quest’altro) da parte del Giudice di Pace di Acquaviva e del Tar Puglia: a due cittadini che reclamavano i propri diritti, l’Amministrazione si è chiusa a riccio subendo le condanne della magistratura.
Zullo, nel resoconto dell’attività della consiliatura 2004-2009 svolta l’altro giorno in Sala Consiliare, ha citato entrambi gli episodi e presentandoli come un chiaro esempio per cui i diritti dei cassanesi sono stati per anni calpestati da chi si vanta di fare della legalità e della giustizia le proprie bandiere. Gentile non ci sta a questa lettura dei fatti ed in una nota ha criticato il consigliere del PdL.
“Penso che Zullo sia sempre più in preda ad una crisi di nervi – scrive il sindaco uscente – e continui a confondermi con il vero candidato sindaco che è Teodoro Santorsola. Il suo evidentemente è un vero e proprio incubo! Dimentica, infatti , che la campagna elettorale del 2004 che mi vide sovrastarlo nei consensi, quando eravamo entrambi candidati sindaci, è ormai alle nostre spalle. La "condanna" cui egli fa maliziosamente riferimento riguarda una causa civile dinanzi al giudice di pace che vide soccombente il comune di Cassano, non il Sindaco nè tanto meno Giuseppe Gentile, per un banale presunto disagio lamentato da un cittadino per aver conseguito lo sgravio di una cartella esattoriale due o tre giorni dopo l’invio a mezzo fax della relativa richiesta. Trattasi di una questione bagatellare che, in identica fattispecie, di recente, la Cassazione con sentenza n. 8703/09 ha ritenuto insuscettiva di determinare uno sconvolgimento (stress) tale della vita quotidiana da essere meritevole di risarcimento. Stante la natura bagatellare della controversia, si decise, a suo tempo, per evitare oneri ulteriori al Comune, di non impugnare la sentenza che sarebbe stata, stante il principio innanzi ricordato, certamente ribaltata.
Consiglierei, pertanto, a Zullo, che evidentemente mette le mani avanti per non cadere, di guardarsi in casa propria dai veri condannati con sentenze penali passate in giudicato per comportamenti gravi connessi all’esercizio di funzioni pubbliche per interessi privati; quei condannati sono molto vicini, anche per vincoli di consanguineità, a candidati addirittura di vertice della sua lista con i quali, come si legge nell’articolo, egli ha trovato sorprendentemente ragioni di armonia; sorprendetemente non per me, in verità, che diversi mesi orsono denunciai che questo sodalizio non si era mai interrotto. Ed è proprio nella speranza di non rivedere, direttamente e/o indirettamente, quelle persone al governo del città che ho ritenuto di candidarmi nella lista Nuovaideadomani, laddove egli si candida nella lista di Cassano per la libertà esattamente per le motivazioni opposte alle mie, ossia per rimettere il governo cittadino nelle mani di sodali di condannati, in sede penale, con sentenze definitive della Cassazione”.
“La legge, evidentemente – conclude Gentile – non mi ha consentito di ripropormi democraticamente al giudizio dei cittadini come sindaco, ma considero doverosa la mia partecipazione, anche come consigliere, a questo appuntamento elettorale non certo per attaccamento alla poltrona (censura che non può venire da chi ha ricoperto l’incarico di rappresentante della Comunità Montana, ricopre quello di rappresentante nel comitato della biblioteca civica, di capogruppo al comune, di consigliere regionale, ancora di candidato al Consiglio Comunale, etc), ma per scongiurare il pericolo che la città torni indietro di 10 anni”.
Per Zullo, il sindaco uscente ha completamente sbagliato bersaglio, confondendo due piani diversi dei quali si discute. “E’ evidente a tutti – spiega il consigliere comunale del PdL – che la confusione impera in chi scambia la rendicontazione dell’attività istituzionale svolta dall’opposizione nella consiliatura 2004-2009 con attacchi elettorali nei quali mai mi sono addentrato: tutto ciò che è stato spiegato alle persone presenti in sala Consiliare corrisponde a verità, è documentabile con atti e riguarda la legislatura a guida Gentile”.
Prosegue Zullo: “Per quanto mi riguarda la campagna elettorale non è ancora iniziata e comunque sarà consona al mio stile di uomo rispettoso della dignità delle persone e della legittimazione degli avversari: non ho bisogno di attaccare ma confido nella strategia della riflessione, confido in un popolo, quello di Cassano, che è maturo tanto da comprendere che è giunto il tempo della libertà”.