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ANTELMI, “ECCO PERCHE’ L’ASSESTAMENTO ANDAVA APPROVATO”

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Dopo l’intervento del Capogruppo di “ViviCassano-PD”, Quirico Arganese che su questo sito aveva spiegato le ragioni del “no” all’Assestamento di Bilancio 2009 (approvato a maggioranza nell’ultimo consiglio comunale), arriva la posizione dell’Assessore al ramo, Franco Antelmi: in questa nota spiega come e perché quell’Assestamento era utile e benefico per la città di Cassano.

 

Ringrazio il consigliere Arganese per le osservazioni contenute nel suo intervento su CassanoWeb,  intervento che mi da l’opportunità di chiarire ulteriormente i contenuti della manovra di assestamento approvata nell’ultimo C.C. del 30/11/2009.

Una delle questioni evidenziate, riguarda l’aumento di spesa per il mantenimento del verde pubblico.

Come ho già detto in Consiglio, l’effetto di questo aumento lo si deve solo ad un anomalo capitolato d’appalto che nasconde al suo interno inspiegabili clausole, infatti, con l’Art. 2 si stabilisce il numero di interventi da eseguire con relativi prezzi, subito dopo, ed esattamente  all’Art. 5 si rimanda il calcolo delle lavorazioni al listino prezzi Regionale.

Questa anomala procedura, ha caratterizzato e compromesso il rapporto di lavoro con la ditta che a suo tempo si aggiudicò l’appalto, e che oggi, in virtù del citato Art. 5, ci chiede il pagamento di numerose prestazioni rese all’Ente per un importo stimato in circa € 103.000.

Pertanto, ribadisco, che la cifra stanziata in aumento serve solo per addivenire ad un accordo e scongiurare un ulteriore contenzioso.

Per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti, gli aumenti sono riferiti al pagamento della quota di partecipazione all’ATO e maggiori costi per il conferimento in discarica.

L’aumento di spesa Enel di circa 32.000 € è dovuto dal fatto che si sono attivati nuovi impianti di pubblica illuminazione, spesa che in precedenza era stata sottostimata.

Mi permetto di far notare, che sono stati stanziati 20.000 € per la scuola materna, 12.500 € per il trasporto scolastico, 11.000 € per franchigie ed assicurazioni, 7.000 € per la cultura, 2.300 circa  per il trasporto urbano grazie ai quali oggi è possibile raggiungere le periferie e viceversa, 43.000 € per manutenzioni varie.

Mi rendo conto, che tutto ciò può sembrare poca cosa, ma, data la natura straordinaria delle entrate, che ricordiamo devono essere legate ad attività altrettanto straordinarie, ma soprattutto spendibili solo dopo l’effettiva riscossione delle stesse, non potevamo fare meglio.

Colgo l’occasione per chiarire un altro aspetto di non poco conto, ossia: in merito al fatto che le maggiori entrate straordinarie non avrebbero dovuto portare a variazioni, -sulla scorta del fatto  che l’ordinamento finanziario e contabile non impone per le entrate alcun limite alla loro contabilizzazione- mi preme precisare che se ciò è ben vero nel caso di maggiori e non preventivate e/o preventivabili  entrate, rispetto alle previsioni di bilancio, le stesse si possono accertare pur “sforando “ lo stanziamento, nel caso di specie si tratta di entrate note nella loro esistenza e nel loro importo, in quanto ruoli coattivi oggetto di approvazione con apposita determinazione del responsabile gestionale, che sono confluite nella variazione di bilancio per il principio di universalità (art.162 T.U.E.L.), il quale vieta la gestione di entrate e spese che non siano iscritte in bilancio,  e ciò per evitare che la gestione  delle stesse  (incassi, sgravi, ecc.) avvenisse “fuori” bilancio.

Peraltro la mancata emissione degli stessi avrebbe determinato la prescrizione di alcune annualità con danno erariale per l’Ente.

Per quanto riguarda i residui, la verifica della loro gestione è stata già attuata a fine settembre in occasione della verifica degli equilibri di bilancio, mentre non è oggetto dell’assestamento generale del bilancio che rappresenta una variazione generale delle entrate e spese esclusivamente del bilancio di competenza. È evidente che in occasione dell’approvazione del rendiconto della gestione per l’anno 2009, e alla luce delle riscossioni che si registreranno a  tutto il corrente anno, si procederà ad una nuova e puntuale verifica dell’effettiva consistenza delle partite realmente esigibili, e delle ragioni giuridiche che consentono il mantenimento delle stesse.  

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