Di Medio: il Tricolore costa! E Santorsola si arrabbia
Far sbandierare il Tricolore italiano per 365 giorni l’anno ha un costo, secondo la Sindaca Maria Pia Di Medio, che le casse comunali non sono in grado di sopportare: 200 euro l’anno!
E’ un sobbalzo dai banchi dell’opposizione, la reazione a questa affermazione da parte di Teodoro Santorsola, cuore a destra, Patria negli occhi, la bandiera come una fede. Una “offesa” che va lavata subito, sui social, dove con un post al veleno “Prima Vera Cassano”, la lista che alle scorse elezioni amministrative candidava l’ex missino a Sindaco, attacca a testa bassa la Di Medio, sbertucciandola sulle affermazioni fatte in Consiglio Comunale.
Dove, ad una interrogazione posta dallo stesso Santorsola sul perché in piazza Dante, dinanzi al Monumento ai Caduti di tutte le guerre, nonostante siano stati posizionati tre pennoni dopo il rifacimento dell’area, la Bandiera italiana non sventola se non nelle occasioni ufficiali.
Candida candida la Di Medio parla di costi: “le bandire che sventolano i sciupano, si rovinano: dovremmo acquistarla ogni volta ed è un costo che non possiamo permetterci”.
L’onta non potrebbe essere più alta, per il Consigliere di opposizione. Che arriva a invocare una colletta fra i cinque di minoranza (che già rinunciano, loro sponte, del gettone di presenza da Consigli e Commissioni) pur di comprarne una “come quelle che vengono utilizzate dalle navi, di una tela speciale che non si rovina”, dice Santorsola.
Ma l’offesa ormai è un dato di fatto. “È semplicemente squallido, vergognoso e inconcepibile che un rappresentante delle Istituzioni, almeno così dovrebbe essere un Sindaco che si rispetti, dica che la bandiera ha un costo! Veramente senza parole!”, chiosa il post di Prima Vera Cassano.