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Rifiuti e Covid-19, Briano: verso soluzione

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Dovrebbe risolversi entro le prossime 48 ore l’emergenza rifiuti legata a quella sanitaria del Covid-19 per decine e decine di famiglie e cittadini cassanesi alle prese con la mancata raccolta da parte della ditta “Teknoservice” che gestisce l’appalto nel territorio di Cassano delle Murge.

Da diverse settimane, infatti, le persone costrette alla quarantena in casa perché contagiate dal virus, sono obbligate, da disposizioni del Ministero della Salute, a svolgere in maniera diversa la raccolta dei rifiuti domestici ovvero gli stessi non devono essere differenziati ma vanno chiusi tutti con due o tre sacchetti resistenti e quindi conferiti il martedì ed il venerdì fuori dalla propria abitazione.

Così come spiegato dallo stesso Comune, in un documento, il personale della “Teknoservice” avrebbe quindi provveduto a raccogliere, con personale adeguatamente formato e protetto, tali rifiuti indifferenziati.

Già, avrebbe. Perché di fatto ad esclusione del mese di ottobre e delle prime settimane di novembre il servizio non si è più svolto: la “Teknoservice”, cioè, lo ha interrotto, lasciando i rifiuti dei cittadini fuori dalle proprie abitazioni. Che ovviamente sono al limite della sopportazione e dello spazio a disposizione per “custodire” quanto invece dovrebbe finire in discarica.

Il corto-circuito ha una ragione economica.

La “Teknoservice” valuta questo servizio come “aggiuntivo” rispetto al contratto stipulato a suo tempo con l’Aro Ba/4 e dunque con il Comune di Cassano delle Murge ovvero secondo la ditta si tratta di attività extracontrattuali che come tali vanno pagate. Tant’è che dopo averle svolte nel mese di settembre/ottobre – con pochi casi all’attivo nel nostro territorio – ha presentato al Comune una fattura da 4mila euro.

Che non è stata ancora saldata.

Per l’Assessore alle Politiche Ambientali del Comune, Carmelo Briano, infatti, al contrario di quel che dice la “Teknoservice”  quei servizi non sono aggiuntivi ma ordinari ovvero rientrano nei compiti previsti dal Contratto e possono, in ogni caso, essere organizzati in maniera tale che la ditta non abbia aggravio di costi.

In questo scontro di vedute e quantificando gli esborsi che il Comune dovrebbe sostenere, considerando che fra novembre e dicembre ci sono oltre 150-200 utenze interessate da una raccolta diversa da quella differenziata “classica”, a farne le spese, come abbiamo visto, sono le famiglie e i cittadini che oltre al problema sanitario se ne ritrovano in casa anche uno “ambientale”, con rifiuti che si ammassano e che rischiano di diventare un rischio di natura igienico-sanitaria per tutta la popolazione cassanese.

Il problema, però, potrebbe essere ad una svolta.

Abbiamo, infatti, contattato l’Assessore che ci ha spiegato come entro un paio di giorni il Comune cederà alle richieste della “Teknoservice” e pagherà per il servizio che la ditta considera aggiuntivo “salvo in seguito – specifica l’Assessore – verificare se trattasi davvero di servizio aggiuntivo e nel qual caso, essendo extracontratto, si potrebbe verificare se suo mercato esistono alternative”.

In altre parole, il Comune pagherà quanto la “Teknoservice” chiede per questa raccolta extra.

Vedremo se effettivamente le promesse dell’Assessore Briano si tradurranno in fatti concreti già nei prossimi giorni.

 

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